martedì 19 giugno 2007

Il Calore della Città




Quando si vivono tante emozioni tutte in un giorno, capisci che è tempo di feste, vacanze ed eventi imprevisti. Se poi questa ventata di novità arriva dallo sport, il discorso è simile, ma sottilmente diverso. Allo stadio si respira un'aria irreale, in un groviglio di corpi, odori, sensazioni, dove il cerchio si stringe e sono tutti pronti a sostenere i propri idoli. Il clima è rovente, infuocato, imperturbato: gli animi si scaldano ad ogni azione giocata, ad ogni fallo preso, ad ogni situazione arbitrata. La palla è rotonda, può succedere di tutto: è questo il bello e il brutto del calcio. Quando pensi di aver vinto, può cambiare tutto: idem se credi di aver perso. Non c'è giustizia che possa spiegare le rigide regole dello sport e del pallone: tutto si decide in novanta minuti ed ogni minuto dura un'eternità.Quando il match è tiratissimo e le forze vengono meno, ci sono i tifosi a sostenere e incitare i giocatori; e come una spinta irruente o un'onda anomala la curva si riversa in campo spingendo la squadra verso il successo. Funziona così oggi: insieme alle squadre, c'è sempre il dodicesimo uomo in campo: il pubblico dei tifosi. La giornata di domenica la ricorderò come un tassello di un mosaico di emozioni infinite. La lunga attesa prima, la sofferenza durante, l'esplosione di gioia dopo la partita. Tutto in un lasso di tempo effimero, tutto centrifugato in un istante. E dopo la contesa le vie cittadine si aprono in nuovi spazi, colori e immagini avvolgendo ogni cosa nel loro calore materno. Tutto si muove a ritmo frenetico, ogni luce si amplifica e ogni suono arriva più forte all'udito. Tutto cambia e si trasforma...tutto intorno si celebra l'evento

martedì 12 giugno 2007

Operazione vacanze


Organizzare le vacanze sembra semplice, ma non lo è. Lo dico perchè sono anni che cerco di muovermi in tempo ed arrivo sempre all'ultimo secondo. Il dilemma è sottile e snervante: dove andare? Cosa visitare? Come andarci e con chi? Le Mete turistiche almeno oggi si sprecano: capitali europee, isole e atolli, luoghi marittimi, montagne innevate; le sistemazioni altrettanto: campeggi, hotel di lusso, case sul mare..c'è solo l'imbarazzo della scelta..e se non prenoti c'è l'imbarazzo per non aver trovato nulla di decente.
La prima tappa è quella dell'Agenzia di Viaggi: il solo fatto di andarci, significa che hai fatto un passo verso la meta vacanze! Anche solo prendere un depliant ti fa sentire gasato..come elettrizzante è l'avere davanti chi con fare gentile cerca di soddisfare le tue confuse richieste: la mia personale esperienza può essere presa da esempio:spesso la signorina dell'agenzia ha rischiato di cambiare mestiere quando ha avuto a che fare con me..e lo dico senza alcuna remora: al mio iniziale mutismo..segno di un crescente e vistoso imbarazzo prende posto una latente insicurezza e indecisione che renderebbe nervoso anche un turista alle terme sotto effetto di tranquillanti: cosi decido di passare subito alle domande tartassanti sulle località turistiche più gettonate ed abbordabili. E questo finisce col mettere in crisi la dolce figura che hai di fronte che cerca quantomeno di capire che lingua stai parlando. Così dopo un lungo monologo personale, capisco di non avere le idee tanto chiare..e decido di ascoltare quello che hanno da dirmi. Puntualmente però una volta individuata la mia terra di conquista si presentano i soliti problemi: la nave che hai scelto non parte quel giorno lì..l'aereo che devi prenotare è ancora in costruzione, il villaggio scelto si è spopolato ed è diventato fantasma..la spiaggia delle meraviglie è stata sommersa dalle acque..e cose simili.E'un visto senza soggiorno..che speri possa diventare un soggiorno con vista. Intanto il tempo corre e tu sei indietro come un maratoneta stanco che vede partire gli altri felici verso mete lontane.Alla fine un buon preventivo e un te freddo ti fanno ritornare con i piedi e le mani a terra..e allora pensi che forse hai prenotato troppo in anticipo..che forse potevi scegliere meglio..che forse c'erano soluzioni più adatte a te..Beh con i forse non sono mai andato daccordo e servono solo a confondere le acque. Se vuoi divertirti davvero, prenota e non pensarci più. Poi sarà il luogo scelto ad accoglierti con un caldo abbraccio. ;-)

mercoledì 6 giugno 2007

Yattaman, anni 80 forever



ANNI 80 ..YATTAMAN

Sono cresciuto con questo cartone animato e da pochi giorni lo stanno riproponendo su alcune emittenti locali: due giovani paladini della giustizia costruiscono un robot di nome Yattacan per combattere il trio Drombo e MR Docrobei, i nemici giurati del duo, pronti a tutti pur di mettere le mani sulla Pietra Docroston, che sembra si trovi in un luoogo sperduto nel Mondo e sembra abbia un valore inestimabile. La domanda è Esiste davvero questa pietra?
Inutile dire che i cartoni degli anni80 sembrano avere una marcia in più rispetto a quelli posteri: le trame, i disegni, i personaggi sono più completi e interessanti. Yattaman è un cartone molto bello perchè le puntate sono tantissime e ognuna riserva sempre nuove soprese. La sigla è cantata poi dai Cavalieri del Re, gruppo che viene ricordato proprio per i pezzi dei cartoni animati. M a è interessante notare che i giapponesi almeno in quegli anni si sono realmente superati..e hanno importato in tutto il Mondo il loro ingegno e la loro creatività.

lunedì 4 giugno 2007

Idea? Ikea!


Dopo una lunga giornata lavorativa cosa c'è di meglio che buttarsi all'ikea? Per chi non lo sapesse ancora L'ikea non è propriamente un negozio come tutti gli altri, è un grande centro commerciale dove puoi trovare di tutto e di più ..e se proprio non trovi quello che cerchi rimani colpito da tutto quello che c'è intorno. Il piano superiore è adibito all'esposizione dei mobili: si trovano stanze, sopplachi e perfino mini-appartamenti di pochi metri quadrati. E poi tanti oggetti per accessoriare le camere..dalle lampade ai quadri..fino ai pupazzi e gli specchi colorati..non avevo mai visto niente di simile...quello che più colpisce è entrare in una casa in miniatura in uno spazio ridotto all'osso: in un ambiente ristretto, ma accogliente respiri un'aria familiare e sicura: il salottino sotto il soppalco è una chicca difficile da trovare in altri contesti: l'acquario il televisore e il divanetto arredano lo spazio circostante vicino la scaletta in ferro, che a sua volta divide l'angolo letto dal resto della casa. Una volta uscito dal labirinto di immobili e stanzoni, tutti arredati finemente e con gusto, dò un'occhiata al piano inferiore dove sono esposti tutti gli oggetti e gli accessori d'arredamento: qui perdo gran parte del mio tempo per scegliere e vagliare le possibili ipotesi di acquisto senza superare il budget a mia disposizione. Ma la scelta è ardua e nel mio lungo prolungarmi e nella mia infinita indecisione finisco col prendere soltanto quello che più mi piace senza guardare troppo i prezzi, o permettere che questi mi colpiscano come un pugno in un occhio. Sarà per questo che si dice "costa uno occhio della testa"..l'occhio infatti vuole la sua parte..ma la testa deve cercare di far quadrare i conti senza impazzire.
Insomma alla fine mi ritrovo con un bel pò di roba..che mi gusto nel mio lungo e tormentato cammino verso le casse, quel necessario varco da cui tutti devono passare per poter ritornare sulla terra..arrivato a destinazione, proprio sulla linea di confine, inizio a pagare con un occhio ai miei cari acquisti. La cosa bella è che puoi comprare tanto senza spendere troppo e sono più i rimpianti per non aver acquistato che i rimorsi per averlo fatto. Certo bisogna stare attenti a non esagerare, perchè la tentazione di prendere tutto è subdola e fortissima..ma gli italiani c'hanno ormai fatto l'abitudine, fidatevi. Un'ultimo appunto va rivolto alle specialità svedesi e scandinave che puoi gustare nel ristorante dell'ikea: certo un rapido spuntino è d'obbligo per rimanere concetrati e non perdersi nulla. L'Ikea infatti è come uno spettacolo dove entri senza pagare e sei tu il protagonista inatteso: ognuno è artefice dei suoi acquisti e delle proprie scelte e nessuno può bisimarti se eccedi nelle compere. Consiglio sicuaramente un giro in questo luogo affascinante..ma attenti: andarci spesso può creare dipendenza. E vi assicuro che è difficile scappare dal tunnel: se poi ci siete dentro e non sapete come uscirne, potete sempre arredarlo.

venerdì 1 giugno 2007

Mi chiedo


Mi chiedo cosa esista dietro l'orizzonte, quella sottile linea grigia che separa il cielo dalla terra, o più romanticamente dal mare. Tutto quello che c'è dietro lo intravedi camminando: un passo alla volta..
Mi chiedo cosa mi spinge ad essere cosi aperto e cosi attento verso qualcuno, ma mai abbastanza per sentirmi pago.
Mi chiedo quanto sia labile il tempo e come si faccia ad aspettare cosi a lungo: se un secondo può durare un eternità, non immagino neanche i giorni o le settimane.
Mi chiedo perchè ci sono momenti in cui vuoi che tutto scorra veloce e altri in cui vorresti fermare tutto. Capisco ora perchè non si può tirare il freno a mano in quarta: se vai veloce non vuoi più fermarti..ma quando tutto rallenta allora vuoi e puoi tirarlo.
Mi chiedo quante emozioni la mente umana riesca a cogliere e quante scivolino via senza volerlo; molte di esse le provi con una sola persona..le altre si dividono tra tutto il resto.

Non voglio chedermi altro..voglio solo guardare avanti e non avere risposte

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