lunedì 31 marzo 2008

Le coincidenze della vita


Oggi ho comprato un libro che ha destato subito la mia attenzione. Si intitola "nulla succede per caso" (di H.Hopcke) e mi ha colpito fin dalle prime pagine. E' un testo scritto molto bene che riesce ad aprire la mente in modo "illuminante", spingendo il lettore a ragionare sui concetti che vengono proposti. Ogni storia che viene raccontata parla di un evento che si abbatte sull'esistenza di una persona cambiandola profondamente. L'autore ne parla come di una "coincidenza fortuita", ma non nel senso da molti intuibile. Quando si parla di coincidenza s'intende una situazione che si sviluppa in più eventi che si verificano accidentalmente, ma che sono collegati l'uno all'altro secondo un rapporto bimensionale tra "animo interno e contesto esterno": per farmi capire, quando nella vita si verifica una coincidenza ce ne rendiamo conto immediatamente e in modo profondo: questa situazione infatti ha il potere di "cambiare l'dentità di una persona" permettendole di realizzare un desiderio nascosto o ponendola in una condizione di felicità inaspettata e insperata. E' un pò quello che accade a chi vince alla lotteria dopo essersi sognati i numeri oppure a chi studia un argomento trovato a caso su internet e su cui poi verterà la traccia di un concorso. Queste sono le "vere" coincidenze: sono episodi "inimmaginabili e straordinari" che ci permettono di dare una svolta alla nostra vita, senza dover faticare più di tanto. E' la sequenza di eventi che permette di conoscere l'anima gemella quando mai si sarebbe immaginato di legare con quella persona. Sono quelle situazioni al limite che s'interpongono tra noi e gli altri e ci fanno capire quando si deve cambiare qualcosa nel lavoro, nell'amicizia o nei rapporti interpersonali. Ognuno di noi avrà avuto almeno una volta nella vita una qualche "coincidenza" che ci ha fatto esclamare "ma guarda un pò però il caso della vita". Eppure la domanda che il libro si pone è un'altra ed è diversissima: e se non siamo noi gli autori della nostra vita e ci fosse un elemento esterno a determinarne le sorti? E se tutto quello che facciamo rientrasse in un disegno già scritto? Difficile pensarlo quando siamo "noi" i protagonisti della storia e non seguiamo gli eventi dall'esterno; facile intuirlo se consideriamo che molte nostre "storie" diventano "le storie della vita degli altri" o "il motivo di vita di qualcuno". In ogni caso è pur vero che la maggior parte delle cose che ci capitano sono slegate tra loro e non hanno un motivo sotteso, ma ogni tanto capita quella "coincidenza" che cambia completamente le carte in tavola, rendendoci "unici" e "umani"; e pur non sapendo da dove provenga o il perchè si verifichi, l'importante è coglierla nella sua essenza, senza farsi domande. E' su queste imponderabili considerazioni che chiudo questo post, sperando di aver suscitato l'interesse di quanti hanno vissuto un evento straordinario che ha poi segnato la loro vita per sempre, in modo unico ed irripetibile. E quando capiterà anche a voi e capirete la magia di questo evento, non lo chiamerete più "semplice coincidenza", ve l'assicuro.

domenica 30 marzo 2008

Un' ora al buio


Il 29 marzo in occasione dell'Earth Hour, evento firmato WWF, 380 città italiane si sono ritrovate al buio per protestare contro l'emissione di gas e contro gli sconvolgimenti climatici: il problema non non va sottovalutato perchè molte città nel Mondo rischiano di essere sconvolte da fenomeni climatici "estremi", come uragani, alluvioni e tsunami, a causa della mano sconsiderata dell'uomo. Per l'occasione molti monumenti, palazzi e uffici sono rimasti al buio per un 'ora (dalle 20 alle 21) in un contesto insolito e irreale, che ha sorpreso i tanti curiosi che si trovavano per strada. Un decisione che ha messo daccordo molti Paesi ai lati opposti del Mondo: Australia. Mali, Stati Uniti, isole Fiji, Israele ed Europa, tutti hanno spento i "motori" per sessanta minuti, oscurando i loro simboli e i loro monumenti. Senza dubbio si è trattato di un gesto nobile che ha visto la partecipazione di tutti, nel tentativo di smuovere la coscienza sociale e sensibilizzare i più sui problemi ambientali. Nel nostro Paese sono diverse le città a rischio: prime fra tutte Venezia, la perla lagunare, minacciata dal repentino innalzamento del livello del mare. Ma anche alcune località costiere del Tirreno non se la passano bene. Nel Mondo, poi, sono tanti i Paesi a rischio idrologico-ambientale: in Australia la barriera corallina è un patrimonio che va tutelato, perchè funge da "ago della bilancia" nei processi marini e naturali: per questo i celeberrimi Harbour Bridge Opera House a Sidney si sono oscurati per l'evento..lo stesso è successo per il Golden Gate e la prigione di Alcatraz a San Francisco. Il Canada ha addirittura spento le mitiche cascate del Niagara (che tra l'altro da un pò di giorni apparivano coperte da un manto di ghiaccio causa le avverse condizioni del tempo), mentre lo Skyline di Manila, il terzo centro commerciale del Mondo, appariva "closed" agli occhi degli acquirenti. Non sono mancate proteste da parte delle isole Fiji (anch'esse minacciate dall'innalzamento del mare) mentre grande partecipazione c'è stata in Europa, dove i primi a spegnere i riflettori sono state Finalndia, Norvegia e Bulgaria. Anche il nostro Paese non è stato da meno: tante città si sono date "appuntamento" per una notte "diversa" dal solito, dove per una volta l'importante non era essere sotto i riflettori, ma tenerli spenti. Ed è un evento che insieme agli intenti benefici e umanitari, rimane molto suggestivo per chi vi assiste. Ricordo un famoso black-out successo diversi anni fa in Italia: per molte ore l'intero Paese è rimasto al buio sotto un'insolita volta celeste. Quella notte mi è rimasta particolarmente impressa perchè non avevo mai visto un cielo così luminoso...le stelle sembravano voler abbracciare tutto sotto di loro e ogni cosa aveva una "luce" diversa. Credo che questo debba far capire quanto sia importante a volte "staccare la spina e spegnere l'interruttore".

venerdì 28 marzo 2008

Il Cinema a casa tua: l'Home Cinema


"Ragazzi stasera che si fa?" ..."Perchè non venite al cinema da me?" "E dove?" "Ma nella mia sala privata...". Se avete un amico del genere fatemi uno squillo perchè si tratta di uno dei pochi (fortunati) a possedere un'intera sala cinematografica privata. Sì non avete capito male: se volete ricreare l'atmosfera del vostro film preferito fatevi costruire una "sala home-cinema" in stile Bat-caverna, Titanic o Enterprise: di sicuro stupirete tutti. Il costo, che varia a seconda del "tipo di ambiente" e del "materiale" utilizzato, è molto elevato: si parte dai 10000 euro a salire e non è certo un prezzo accessibile ai più. Guardate però che si tratta di un "oggetto" di lusso, di cui si possono permettere davvero in pochi oggi: non si tratta di un impianto home-theatre "commerciale", ma parliamo di una vera sala con tanto di poltrone in pelle, schermo gigante e sistema dolby sorround di ultima generazione: mica pizze e fichi. Credo che ognuno nella vita abbia desiderato almeno una volta invitare gli amici a vedere un film a casa propria, come se si stesse al cinema.d Devo dire poi che le ambientazioni sono tutte suggestive e ispirate alle saghe più disparate: per gli amanti si Star Trek c'è la sala "Enterprise" mentre per chi preferisce Batman c'è la mitica caverna. Non mancano poi le riproduzioni delle diverse navi che hanno fatto la storia del cinema: da quella dei Pirati dei Caraibi, al Nautilus..fino al Titanic. Ovviamente ognuno può richiedere la propria sala nello stile che più preferisce, ispirandosi al suo film preferito. Cliccando qui è possibile guardare le 10 home-cinema migliori al Mondo: c'è veramente l'imbarazzo della scelta...

La nuova Gazzetta dello Sport


Eccezionale perturbazione nevosa in atto ieri a Roma: petali di rosa hanno invaso le strade cittadine, spiazzando i numerosi turisti che affollavano la capitale: non si tratta di un evento atmosferico anomalo, ma "solo", si fa per dire, della presentazione della nuova "Gazzetta dello Sport". Il quotidiano più letto in Italia infatti si rifà il look uscendo in un formato più pratico, comodo e maneggevole. Molte sono le novità e i correttivi introdotti: il giornale infatti non uscirà più nelle dimensioni "ordinarie", ma come "tabloid", in formato più piccolo e più compatto. Tutte le foto pubblicate inoltre saranno a colori, dando un effetto più realistico alle azioni e ai momenti sportivi. Ci sarà più spazio poi per gli eventi mondiali e per i personaggi dello sport, con più interviste, cronache e inserti speciali. Insomma si annuncia un cambiamento radicale che consentirà al "giornale rosa" di adeguarsi ai tempi e rendersi più interessante e accattivante per tutti. Può sembrare un cambiamento repentino, ma riflettendoci sono tutte novità importanti e "necessarie": in un Mondo che corre veloce e che ha poco tempo per dedicarsi alla lettura, il giornale deve essere pieno di contenuti, ma anche "pratico" e poco ingombrante. Si vuole arrivare ad un punto in cui quando prepareremo la valigia riusciremo ad inserirci non solo il fumetto, ma anche il giornale preferito. Inoltre il quotidiano diventerà un cimelio da archiviare nei nostri studi o scaffali, oltre che nel solito "portariviste" e lo porteremo sempre dietro, quando viaggeremo o usciremo da scuola. Insomma i tempi sono maturi per questo ennesimo cambiamento all'interno dell'editoria: dopo gli audio book, i libri tascabili e i distributori di riviste, anche la Gazzetta, una delle colonne d'Ercole dell'informazione, si adegua alla società moderna e ai suoi "stavolgimenti". Domani quindi non perdete la nuova Gazzetta dello Sport, un numero da collezione per gli amanti dello sport e dei quotidiani in genere. Non dimenticate però che oggi è in edicola anche l'ultimo numero giornale in formato "standard": sono sicuro che non passerà inosservato e molti lo leggeranno con un velo di malinconia.

martedì 25 marzo 2008

Le città più vivibili al Mondo


La città è un posto unico per chi la vive quotidianamente e diventa quasi una "seconda casa": nel bene o nel male diventa lo "specchio" delle esperienze "mondane", delle situazioni lavorative, dei rapporti inter-personali e delle vicende comuni. Ogni città però ha i suoi problemi, più o meno gravi, che non sempre le amministrazioni riescono a risolvere: questo comporta notevoli disagi per i cittadini. Ma quali sono le città più vivibili nel Mondo? E in Italia a chi spetta questo riconoscimento? Ogni anno vengono stilate diverse classifiche che mostrano, sulla base di alcuni parametri "chiave", quali sono le città con il più alto tasso di vivibilità: oltre all'ambiente e alle strutture sociali si tiene conto del livello di occupazione, dei servizi civili, dell'inquinamento, del traffico, dei crimini e dell'andamento delle amministrazioni locali. Ma non sono solo questi i parametri presi come riferimento. Il settimanale inglese Monacle ha stilato la classifica delle 20 città più vivibili al Mondo: al primo posto c'è una città tedesca, Monaco, premiata per la sua "ottima combinazione di politiche liberali, tolleranza etnica, assenza di criminalità ed efficienza nei servizi". Al secondo posto invece si colloca la capitale danese Copenaghen: perla del Nord Europa con i suoi viali, la sua cultura e la sua modernità. Al terzo posto spunta poi Zurigo, città svizzera molto tranquilla, funzionale e innovativa (la Svizzera conta anche Ginevra che compare giusto al ventesimo posto). Ma a sorpresa il quarto posto è di una metropoli: Tokyo. La capitale giapponese è balzata ai primi posti per più di un motivo: nonostante sia una delle città più grandi, più industrializzate e più "cosmopolite" del globo, Tokyo vanta un sistema di trasporti efficientissimo, quartieri residenziali tranquilli e una cucina ottima, varia e alternativa: i giapponesi poi sono un popolo all'avanguardia e tecnologicamente avanti rispetto agli altri.Al quinto posto si torna in Europa con la capitale austriaca, Vienna: si tratta di una città indubbiamente unica al Mondo con la sua storia, i suoi monumenti, la sua atmosfera magica. Più in basso spicca il settimo posto di Sidney, un'altra metropoli, australiana di nascita, lussuosa, moderna e cosmopolita. Non potevano mancare Barcellona, Madrid, Melbourne, Stoccolma ed Helsinki.Poi ci sono alcuni colpi di scena: tra le prime 20 Honolulu è l'unica città americana, Parigi è solo al 19 posto, Stoccolma ed Helsinki battono Oslo e, udite, udite, non c'è nessuna città italiana. Milano, Roma, Bologna e Torino sono molto più giù e lontane dalle prime posizioni. Tra i motivi di queta assenza pesano alcuni "parametri" che il "Monocle" ha tenuto in considerazione nella sua indagine: in Italia ci sono pochissime postazioni Wi-Fi che consentono di collegarsi ad internet in ogni punto delle città: quando queste ci sono poi, è difficile collegarsi perchè il segnale magari non copre tutto il contesto urbano. Va poi detto che molti negozi hanno orari di apertura "standard": questo non riguarda solo i "piccoli negozi" ma spesso si estende anche ai centri commerciali e ai bar (in moltissime città italiane è difficile per un turista trovare un bar aperto di notte) Che dire poi dei crimini e della delinquenza? Ci sono situazioni che destano allarme sociale e che purtroppo sfuggono al controllo delle forze dell'ordine e questo incide sulla sicurezza e sulla tranquillità dei cittadini. Il nostro Paese poi si presenta come uno dei "meno tolleranti in Europa: basti pensare che esistono molte situazioni "anomale" dove ad essere discriminati sono soprattutto omosessuali, extracomunitari e appartenenti ad altre etnie: se città come Monaco, Copenaghen, Barcellona e Zurigo sono ai primi posti in graduatoria è grazie anche al "livello di tolleranza" che si respira in giro: in queste città ognuno si sente "vero cittadino" ed è "libero" di esprimere la propria identità e sessualità, sentendosi parte integrante della società. Non mancano poi problemi "più comuni" come l'inquinamento, i disservizi nei trasporti, la lentezza burocratica...problemi che in Italia sono all'ordine del giorno. Eppure nel nostro piccolo vantiamo città stupende, uniche nel loro genere...vere bomboniere in un cestello di vimini: pensiamo alla classifica italiana del Sole 24 ore: Ai primi posti ci sono Trento, Bolzano e Aosta che restano 3 esempi di assoluta bellezza: piccoli centri, immersi nel verde, intrisi di storia, fascino e modernità. Quindi nel suo piccolo l'Italia resta il Paese "più bello del Mondo", per le sue bellezze artistiche e naturali, la sua storia millenaria, i suoi personaggi, le sue mode, le sue stranezze, ma, soprattutto, il suo cuore e il suo immenso coraggio.. ed è questo che lo rende unico...al di là delle classifiche.
Qual'è per voi la città dove si vive meglio? Chi mettereste tra le 20 città più vivibili? E inoltre pensate che la classifica sia giusta?

domenica 23 marzo 2008

L'Isola di Pasqua


L'isola di Pasqua è uno dei posti più affascinanti e misteriosi al Mondo: immersa nell'Oceano Pacifico, si trova a 4000 km dalle coste del Cile e conta attualmente solo 2000 anime. L'origine del nome risale a numerosi anni addietro quando l'ammiraglio olandese Roggeveen decise di compire una spedizione sull'isola proprio nel giorno di Pasqua: era il lontano 1722 e il luogo era chiamato "Te Pito Te Henua" ossia frammento di terra, tradotto da alcuni come "ombelico del Mondo". Ma il nome con cui è stata "identificata" negli anni rimane "Rapa Nui", che significa "grande Isola" nel senso di "grandezza e imponenza". L'isola è un "lembo di terra poggiato sull'Oceano, come un granello di sabbia nel mare ed è disseminata di enormi statue in pietra vulcanica, chiamati Mohai, di cui si contanto 600 unità. Si pensa che in origine il loro numero fosse maggiore e che molte siano state distrutte, rubate o gettate in mare: di certo non erano viste di buon occhio dalla gente del posto. Nella loro imponenza "fisica" i Mohai guardano tutto dall'alto in basso ergendosi sui promontori rocciosi con sguardo "fiero" e "vigile", quasi a voler gettare un'aurea benefica sul posto per preservarlo da eventuali pericoli. Molte di esse si ergono però spalle al mare guardando verso l'interno dell'isola, come a voler ribadire l'appartenenza e il legame a questa terra così "misteriosa". Molti sono gli interrogativi che aleggiano: come avranno fatto gli indigeni ad approdare sull'isola, visti i mezzi di comunicazione rudimentali e inadatti? E soprattutto come hanno potuto costruire delle statue così grandi con materiali così "pesanti"? Lo stesso si potrebbe dire per le Piramidi Egizie, per Machou Picchu, per i giardini pensili di Babilonia, per il Faro di Alessandria: anche queste, infatti, sono opere mastodontiche, nemmeno immaginabili per i tempi in cui sono state erette: ma qui parliamo di un'isola che dista 1600 dalle più vicine coste, per di più situata in una zona oceanica "molto remota"e raggiungerla con zattere o canoe era un'impresa non di poco conto: si doveva circumnavigare il Sud America passando per l'Africa e l'India, insomma un percorso molto arduo e impervio...quasi Epico...che ricorda molto i viaggi di Ulisse nell'Odissea. E anche se fossero riusciti ad approdarvi, come hanno fatto gli abitanti a costruire i famosi Mahoi? La cosa è davvero sconcertante, considerato che la più grande pesa 82 tonnellate ed è alta più di 20 metri. Insomma, gli interrogativi sono davvero tanti e non mancano studi approfonditi sui misteri del luogo.Per alcuni l'Isola di Pasqua avrebbe fatto parte del continente Mu, e sarebbe stata collegata ad Asia e Americhe da immense Gallerie. Dopo che MU si inabissò nelle acque del Pacifico, i sopravvissuti (appartenenti, appunto, a vari ceppi etnici) vi sarebbero rimasti isolati. E la loro scrittura sarebbe proprio la stessa usata nella valle dell'Indo, in quanto MU costituiva una specie di ponte sul Pacifico, come Atlantide lo costituiva sull'Atlantico. Sembra quindi che l'isola celi molti più misteri di quella dei sopravvissuti di LOST e non è detto che i produttori del telefilm non si siano anche ispirati ad essa per le vicende dei suoi personaggi.
A parte tutto però Rapa Nui rimane un'isola "suggestiva per i suoi luoghi selvaggi e fiabeschi...pur rimanendo meta turistica non gettonata, ma alternativa. Sperduta in mezzo all'Oceano, l'isola appare come un immenso scoglio vulcanico a 3700 chilometri dalle coste del Cile: la maggior parte dei polinesiani abita ad Hanga Roa, la "capitale" dove si trovano gli unici ristoranti del luogo. La specialità è il Chavice, tonno crudo condito con limone, olio e cipolla, ma si possono provare anche dei buonissimi empanadas, calzoni con tonno e formaggio. Ovviamente non mancano i piatti di pesce e di crostacei. Per chi vuole divertirsi ci sono solo due discoteche sull'isola: ..si tratta però di semplici lamiere dove danno musica reggae per l'intera notte. Sul posto si possono noleggiare biciclette, cavalli, jeep..ma i taxi sono decisamente più economici per spostarsi. Per dormire poi si paga veramente poco: dai 15 ai 20 dollari..ma non mancano soluzioni più costose con tanto di piscina e servizi in camera. Ma quello che più mi colpisce è che non i cellulari non hanno campo e quindi si può comunicare solo tramite i diversi internet point di cui l'isola è dotata: è necessario poi portarsi i soldi da casa perchè anche i bancomat sono assenti. Infine non dimenticate di farvi mettere il timbro dalla Polizia locale al vostro arrivo: ha una durata di 90 giorni, rinnovabili...ma non credo che resterere per più di due mesi sul posto...viste le "premesse".
E voi che ne pensate? Vi vedete quest'Estate sull'isola di Pasqua o preferite altre mete?

giovedì 20 marzo 2008

Freddo pasquale: 23 marzo 2008


Pasqua e Pasquetta, mai come quest'anno, sono imminenti : nonostante l'inverno sia ancora vigile e la Primavera sia in ferie, nessuno vuole rinunciare ai festeggiamenti. Già si pensa ai pranzi luculliani alle gite fuori porta e alle "vacanze anticipate": eppure le previsioni non promettono nulla di buono. Sembra infatti che il freddo stia per farci visita in questo week-end pasquale: si prennunciano giornate rigide, grigie e nevose..come se fosse Natale. E invece siamo a Pasqua: è tutta qui la contraddizione. Come se non bastasse il giorno dopo si dovrebbe partire per "mete vacanziere": la Pasquetta infatti dovrebbe essere un giorno "di puro svago mentale" dove iniziare a prendere contatto con "i luoghi di vacanza" e organizzare qualche "viaggio pre-estivo": ci si annota i nomi degli alberghi, degli itinerari, dei posti più belli e meno gettonati, onde evitare la calca che ogni anno si presenta ai nastri di partenza. Di solito si scelgono le località balneari e le città turistiche, soprattutto quando si può evadere un paio di giorni e concedersi un pò di relax.; e non manca chi preferisce il classico picnic con pizze, frittate e colombe..quello improvvisato, che non ha inizio nè fine e a cui, di norma, nessuno si sottrae. E quest'anno cosa succederà? Non è difficile prevederlo: credo che chi voglia passare una giornata "all' aperto" dovrebbe portarsi più che un ombrello: a sentire le previsioni sarebbe meglio rispolverare sciarpe e cappelli. Un picnic in campagna non è la cosa più indicata: meglio organizzarsi in qualche agriturismo o ristorante al coperto: mangerete comunque, ma non patirete il freddo. E per chi proprio non può fare a meno della montagna, meglio prepararsi per la "Pasquetta Bianca", una sorta di vacanza sulla neve più corta della consueta"settimana". Poi c'è sempre chi preferisce rimanere a casa e organizzare un pranzo "canonico"ospitando parenti e amici..ed ecco che anche una giornata "fredda" può ritrovare tutto il suo calore. Si deve cercare di trovare un compromesso insomma...
Ma come può la Pasqua riscoprirsi così fredda? Beh il segreto è nelle disanime del clima, che ogni anno diventa un interrogativo per gli studiosi. E' anche vero che quest'anno la Pasqua cade molto prima del previsto, addirittura a marzo e quindi non c'è da meravigliarsi se fa ancora freddo: ogni anno infatti la Pasqua cade sempre in giorni diversi e, precisamente, la domenica successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera (21 marzo). Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell'equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Quest'anno c'è stato un plenilunio "precoce" tant'è che la Pasqua cade il 23 marzo, ovvero il secondo giorno "utile". Quella del 2008 sarà ricordata quindi come la Pasqua più bassa da quasi 100 anni a questa parte: era dal 1913 infatti che non ricorreva il 23 marzo e la cosa si ripeterà solo nel 2160. Per trovare invece la Pasqua nel giorno più basso possibile si deve tornare indietro al 1818, quando si è avuta il 22 marzo. Nel 2011 invece avremo una Pasqua altissima, ossia il 24 aprile, come è avvenuto nel 1869 e come si ripeterà nel 2095. Per averla invece il 25 aprile (giorno ultimo) si dovrà attendere il 2038: ma i nostri nonni ricorderanno che già nel 1943 la Pasqua coincise con la Liberazione, quando ancora l'Italia non era "liberata", segno forse di buon auspicio per quanto sarebbe poi avvenuto a distanza di due anni.

mercoledì 19 marzo 2008

2036: Attenti all'asteroide gigante


Tra le notizie che circolano in rete ho letto da qualche parte che la Terra correrebbe il rischio di venire colpita da un'asteroide il 13 aprile 2036 . L'oggetto di nome Apophis potrebbe trovarsi in rotta di collisione con il nostro pianeta anche se le probabilità di un impatto sono in realtà molto basse. L'asteroide ha un'asse maggiore di 400 metri e un peso di 46 miliardi di chili, una mole certo "non indifferente". In caso di "rischio effettivo" per il pianeta le Nazioni Unite sono già pronte a coordinare un'azione interspaziale per tentare di allontanare l'oggetto fuori dall'orbita terrestre: si tratterebbe di un evento senza precedenti, che coinvolgerebbe in modo congiunto tutti i Paesi mondiali. Le conseguenze di un impatto infatti sarebbero disastrose: il sole sarebbe completamente oscurato e in più ci sarebbero migliaia di vittime e l'estinzione di moltissime specie animali e vegetali. In realtà, ripeto, il rischio di impatto è bassissimo, anche perchè ogni anno migliaia di oggetti sfiorano "per modo di dire" il nostro pianeta, passando a migliaia di chilometri di distanza da esso: è di alcuni giorni fa la notizia infatti che un'asteroide di grandi dimensioni è passato a solo 160.000 chilometri dalla Terra, ad una velocità di 30 kilometri orari: per gli scienziati si tratta di un evento "raro"ma che rientra comunque nella normalità. Eppure quando riguardo film come Armageddon o Deep Impact mi rendo conto che realtà e finzione ormai corrono su una stessa linea di demarcazione, spesso molto più sottile di quanto si pensi.

lunedì 17 marzo 2008

Lost 4: misteri, avventura e intrecci


Ho appena letto che la quarta stagione di Lost sarà trasmessa a partire dal 7 aprile su sky fox: per me è stata una notizia inattesa perchè la serie doveva essere trasmessa in autunno, o almeno così si diceva: tanto meglio quindi...finalmente conosceremo la sorte dei naufraghi più famosi della tv e scopriremo i misteri che avvolgono l'isola e i suoi abitanti. La nuova stagione sarà però di tredici episodi, dopo che agli iniziali otto ne sono stati aggiunti solo cinque a causa dello sciopero degli sceneggiatori protrattosi per mesi. Si tratterà quindi di una "serie di passaggio" che ci condurrà dritto nelle stagioni conclusive, la quinta e la sesta, presto sugli schermi americani. Quindi se credete di scoprire tutti i segreti e i misteri di Lost, rimarrete delusi: la quarta serie tenterà di svelarne alcuni, ma porrà nuovi dubbi e interrogativi: la serie è ricca di nuove vicende, segreti e colpi di scena, pezzi di un puzzle che va pian piano ricomponendosi, come le storie e gli intrecci dei naufraghi. La quinta e la sesta stagione invece saranno ancora più "spettacolari"con gli autori che già promettono scintille: e si annuncia un finale "sconvolgente" e "inaspettato", degno dei migliori "kolossal". Le ultime indiscrezioni danno per certa la presenza di molti attori del telefilm anche nelle serie finali: a fare da traino alle vicende dei naufraghi però non ci saranno più i noti flashback, i salti nel passato, bensì i "flash-forward", cioè i salti nel futuro: ci sarà spazio quindi per le vicende "successive"dei protagonisti e sapremo quello che li attende una volta tornati "a terra". Già nell'ultima puntata della terza stagione abbiamo avuto assaggio di questa tecnica, con alcuni personaggi che si ritrovano insieme dopo la loro esperienza sull'isola. E in effetti il segreto del "telefilm"è proprio nella capacità degli autori di passare in rassegna le storie dei personaggi e crere un " raccordo tra l'isola e le loro sperienze passate, attraverso continui "viaggi nel tempo", che rendono la trama più fluida e mai monotona. In poche parole non ci annoieremo, questo è certo.
Per i fan quindi l'attesa è finita: Jack, Kate, Hugo Sawyer sono tornati e con loro tutto il fascino e il mistero dell'isola che li ha "ospitati"...chissà se riusciranno a carpirne anche i segreti.

domenica 16 marzo 2008

Oggetti dal futuro


OCCHIALI FUTURISTICI: Questa è un'invenzione che potrebbe servire a chi, come me, non ricorda dove mette le cose: si tratta di un paio di occhiali "elettronici" che memorizzano tutto quello che passa loro davanti. Sono molto utili per ricordarsi dove sono le chiavi di casa, la carta d'identità, il portafogli e tutto quello che, di norma, perdiamo in casa. Al loro interno è stato installato un potentissimo software in grado di registrare la posizione di un oggetto per poi richiamarlo in memoria e sapere dove è stato "visto" l'ultima volta. Inoltre è possibile registrare percorsi, tragitti e itinerari per non perdere mai la bussola e ritrovare sempre la via di casa.: è comodo per escursioni, gite, passeggiate in luoghi nuovi e inesplorati, dove il rischio di perdersi è alto. Questo gioiello tecnologico, realizzato da studiosi giapponesi, è però ancora in fase di "realizzazione" e dovrebbe essere pronto per il mercato fra qualche anno: il prototipo, infatti, deve essere "ridotto" di misura perchè attualmente è troppo grande per essere indossato comodamente tutti i giorni. Gli occhiali iper-tecnologici rappresentano un concreto passo in avanti verso "una realtà sempre più mediatica e virtuale", dove ciò che sembra vero sfuma nell'astratto.
ROBOT TUTTOFARE: Sempre dal Giappone arriva il robot "tuttofare" capace di pulire casa, portare oggetti e fare il caffè. Si tratta ancora di un prototipo, ma è già collaudato e pronto per il mercato. Si prevede che entro il 2020 ci saranno dei robot-balia in grado di accudire notte e giorno gli anziani nonchè le persone affette da menomazioni o da handicap. Si tratterebbe di una tappa importante verso l'integrazione delle macchine nella vita dell'uomo. Certo è difficile pensare che un robot possa parlare, provare sentimenti o emozioni o sostituirsi all'uomo nelle comuni faccende domestiche: ovviamente non siamo ancora arrivati a questi livelli e l'idea per ora trova riscontro solo in campo cinematografico. (si pensi a Io Robot). Eppure passi in avanti se ne stanno facendo e credo che tra non molto "l'intelligenza artificiale" non sarà più una semplice utopia, ma diventerà un obiettivo sempre più alla portata.. Ma bisogna essere realistici per ora e non fare il passo più lungo della gamba. Nell' attesa che un "robot" mi prepari la colazione, mi godo la mia "cara" macchina del caffè che devo dire, per ora, è ancora impeccabile.

venerdì 14 marzo 2008

La giornata del sonno


Oggi è la giornata mondiale del sonno: migliaia di persone si ritroveranno insieme nelle principali città per festeggiare questo evento "particolare": in Italia sono in tanti a soffrire di disturbi del sonno e la percentuale è in costante crescita. Dormire bene infatti è fondamentale per iniziare bene la giornata ed avere l'energie necessarie, nonchè la giusta concentrazione, nelle "faccende" quotidiane. Eppure con l'avanzare dell'età sono sempre meno le ore di sonno di cui abbiamo bisogno: è dimostrato infatti che dormire tanto aiuta a distendere i nervi, a far operare il cervello e a sviluppare le ossa: quindi è indicato per i bambini, cioè per coloro che sono in via di sviluppo psico-fisico. Ma anche i "grandi" hanno bisogno di riposare, per almeno 7 ore a notte: il giusto mix per prevenire malattie e restare in forma. Ma per un buon sonno esistono altre regole, che andrebbero rispettate: è consigliabile mangiare poco di sera ed evitare tutte le sostanze eccitanti o stimolanti, come caffè, alcolici, bibite gassate. Un alimento molto soporifero è il latte e i suoi derivati: quindi se la sera non riuscite a chiudere occhio e Morfeo non si fa vivo, bevete una tazza di latte o mangiate un pò di emmenthal: vi sentirete più stanchi e pronti per dormire. Un'altra regola, poi, è di mettersi a letto ed alzarsi sempre alla stessa ora: è utile per regolare il ritmo biologico e per "sostituire" la sveglia. Non è un caso che quando andate in vacanza i primi giorni siete più stanchi di sempre: dovete abituarvi ad uscire alle 10 di sera, coricarvi alle 4 e alzarvi a mezzogiorno! Se poi non riuscite comunque a prendere sonno, è inutile rigirarsi nel letto come dannati: meglio alzarsi, fare 4 passi per la casa e poi ritornare a letto. Evitate però di uscire fuori il balcone di notte o, peggio, sul tetto del palazzo: in inverno non è consigliato (farebbe freddo)..e i vicini potrebbero avere qualcosa da dire..Se proprio dovete girare per la casa, fate una sosta nella vasca: un buon bagno infatti rilassa i muscoli e prepara al dolce incontro con Morfeo: se avete fretta evitate la doccia: è indicata la mattina al risveglio, quindi produrrebbe l'effetto contrario! Ultima regola: oltre alla luce, spegnete anche televisori, dvd, radio, computer, cellulari..insomma isolatevi dal mondo: sembra che un utilizzo serale di questi "oggetti elettronici" rendono il sonno difficile..: sembra che il nostro cervello infatti fatichi di più a riposarsi in condizioni di luce, elettricità e altre fonti di calore. Se poi il vostro partner preferisce parlare di notte, spegnete la tv ed evitate di commentare insieme i pogrammi!!
Ah quasi dimenticavo..se non riuscite proprio a dormire guardatevi questo video...e iniziate a contare.

giovedì 13 marzo 2008

Naked News, la nuova frontiera dell'informazione


Va ora in onda il telegiornale..le ultime notizie live solo per voi. Aggiornamenti 24h su 24 sui principali avvenimenti della giornata. Ma attenzione...qualcosa non quadra: la giornalista ha iniziato a togliersi i vestiti...prima la maglia, poi la gonna..infine il reggiseno. Tra un servizio e l'altro le nudità della giovane donna si manifestano procaci agli occhi dell'ignaro spettatore. Non sto parlando della trama di un film o di un racconto erotico, ma di un programma che, dopo il grande successo riscosso in America, è approdato anche qui in Italia. Si tratta di un nuovo "tipo" di tg dove i giornalisti, tra una notizia e l'altra, si spogliano rimanendo nudi: un'idea "diversa" e "stravagante" per informare e dare notizie. Il programma s'inserisce in un nuovo filone "telematico" che ha trovato molti consensi negli altri Paesi. I tg spesso dedicano troppo spazio a certi settori (politica, cronaca), rinnovando più la veste grafica che i contenuti. La gente ormai è stanca di sentire le solite notizie e cerca qualcosa di alternativo che possa piacere di più: secondo una recente statistica poi gli italiani non guardano molto il telegiornale perchè troppo "noioso" e "angosciante",preferendo i talk-show i reality e i varietà. Di qui l'idea di introdurre un tg-show con la partecipazione di "conduttrici-veline" pronte a scoprire il loro lato migliore. Il tg.show sarà in onda in tre versioni, diverse a seconda delle nudità previste: la prima è il bikini, la seconda il topless, la terza il nudo integrale. Ovviamente l'ultima è tassativamente vietata ai minori, viste le immagini. Da notare che, diversamente da altri Paesi,in Italia a condurre non ci saranno uomini, ma soltano donne, a dimostrazione che il nudo maschile è ancora problematico nel nostro Paese. ora il tg sarà visibile solo su internet all'indirizzo http://www.nakednews.it/ (a pagamento) e sui telefonini: in seguito sarà trasmesso anche sul digitale terrestre.

Tecnologia vietata


Ci sono Paesi dove la povertà è un problema immane e incombente: qui manca tutto, dai generi di prima necessità alle cose più comuni del vivere quotidiano. La tecnologia, quindi, appare un'utopia, un mondo sommerso, un tesoro che appartiene ai più ricchi. Ci sono Paesi invece sovra-sviluppati, che sono un passo avanti rispetto al resto: Paesi tecnologicamente avanzati, progrediti a livelli altissimi ed economicamente al top: per dirlo con un solo termine: all'avanguardia. Eppure non riesco a capire come sia possibile che in questi Stati il computer e internet siano viste come "oggetti pericolosi per l'ordine pubblico" e quindi posti sotto stretta sorveglianza o vietati: in Cina internet è costantemente "censurato" dalle autorità. Negli ultimi anni sono stati migliaia i siti "irregolari" cancellati dalla rete. Per legge infatti i siti internet e i blog cinesi devono essere registrati a nome proprio pena la chiusura immediata: un modo per controllare la provenienza delle notizie e delle informazioni divulgate sull rete web. Ci sono Paesi invece dove internet è vietato e non è possibile accedervi per nessun motivo: leggere le notizie, avere un account di posta elettronica o avere un blog personale, è pura utopia e non c'è modo di poter esprimere liberamente il proprio pensiero. Ma in altri Paesi va ancora peggio: oltre a non poter usare internet, alcuni Stati vietano l'uso dei più comuni "confort" elettronici. Qui computers, dvd, televisori sono addirittura banditi e non ne è consentito in alcun caso l'utilizzo. Eppure qualche passo avanti si sta facendo: è di oggi è la notizia che a Cuba Raul Castro ha finalmente liberalizzato l'elettronica: è stata infatti divulgata la lista degli oggetti "tecnologici" che è possibile acquistare. Tra questi ci sono i dvd i computers, i televisori fino ad ud un certo numero di pollici, ma anche le bici elettriche e gli antifurto per auto. Finalmente quindi i Cubani potranno mettersi alla pari con i popoli più progrediti e utilizzare ciò che per noi "europei" è ormai divenuto insostituibile nella vita quotidiana. Ora si aspettano ulteriori risvolti per eliminare le ulteriore "restrizioni" che ancora vigono nel Paese: tra qualche tempo, forse, i cubani potranno utilizzare anche internet..anche se per ora rimane una piacevole prospettiva.

lunedì 10 marzo 2008

Statistiche: Il giorno più triste dell'anno...


Oggi 10 marzo, giornata grigia, piena di "nuvole" e "imprevisti".. Mi sveglio tardi, molto tardi per quello che devo fare: una centinaia di quiz hanno già iniziato a prendere polvere e mi chiamano inermi nel tentativo di farsi notare. Tutto inutile...sono talmente assonnato che non ho occhi nè orecchie per loro...scendo giù e mi accorgo che il pc è sparito: mio padre lo usa per lavoro e spesso lo porta con sè. Non a caso si chiama portatile. Brutta botta per chi è abituato a sfogliare le pagine telematiche di news a prima mattina..ennesimo "colpo" per i "citati" quiz di diritto, rimasti dentro al pc senza possibilità di stampa. Non mi resta che andarmene allo studio, per tentare di ritrovare un minimo di concentrazione. Annebbiato come sempre, evito la colazione e scendo. Il tempo è più grigio dell'umore e fa più freddo del previsto: con la sola giacca e camicia il cappotto non riesce a scaldarmi..Mi reco dall'avvocato ancora perplesso e decido di mangiare qualcosa prima di mettermi "a studiare"; a stomaco pieno si ragiona meglio, è vero, ma ci si distrae più facilmente..forse era meglio un caffè..Dopo circa due ore di "lettura poco convinta" giunge il momento di andare alla specializzazione: fuori si scatena il diluvio..corro a casa, mangio di fretta e riscendo. Il pulman mi aspetta alla solita ora e al solito posto: le persone in piedi alla fermata sono sempre le solite: volti spenti che incrociano lo sguardo per poi ritornare ai propri pensieri. Il pomeriggio inizia "bagnato"..non la smette più di piovere: nonostante questo c'è folla alla scuola oggi..sono tutti presenti. Circolano voci strane, si rischia un sovraccarico di date e di scadenze..risultato: non potrò mai essere in due posti contemporaneamente..non ho ancora il dono dell'ubiquità. Mi arrendo all'evidenza..mi passa la voglia di fare tutto, decido di girovagare..Per fortuna s'incontra gente interessante, si parla del più e del meno, si ride, si scherza, si scambiano opinioni e battute...qualcuno mi chiama al cell e mi fa sorridere: per un attimo dimentico tutto e il tempo si decide a muoversi continuando il suo lento incedere. Nel frattempo la pioggia è incessante: la città è un fiume d'acqua. Devo decidere cosa fare..alla fine prendo un passaggio con la macchina e riesco a tornare a casa, dopo due ore di caos "urbano" tra le strade allagate e il traffico in tilt. Insomma cronaca di una "giornata" grigia, come il cielo.
E' il 10 marzo, potrebbe essere questa una delle giornate più brutte dell'anno considerando il tempo, il fattore "lunedì", il periodo invernale, gli impegni quotidiani: eppure secondo una recente statistica il giorno più triste dell'anno è stato il 21 gennaio, ossia il terzo lunedi del nuovo anno. Studiosi britannici sono arrivati a questo risultato tenendo conto di una serie di fattori: siamo in pieno inverno, il tempo è grigio, freddo e "uggioso" e questo influisce sull'umore; sono appena finite le festività natalizie e alle spalle c'è un periodo "di festa" e di "riposo"; ci sono meno soldi in tasca, prosciugati dallo shopping natalizio; per di più è iniziata una nuova settimana e mancano ancora 10 giorni alla fine del mese,..i soldi cioè sono pochi e c'è poca voglia di "lavorare"; Sembra che in questo giorno crescano anche le "spinte suicide" nonostante si cerchi di guardare positivo e di cambiare qualcosa nella propria esistenza. In generale va detto che ogni giorno va vissuto per come viene..e non ci sono statistiche che tengano. E poi in ogni caso adesso ci sono le vacanze di Pasqua e inizia la Primavera..quindi siamo fuori dal periodo "nero"...

sabato 8 marzo 2008

X Factor, il nuovo talent-show


X Factor, ovvero "Fattore X", il nuovo talent-show in onda su raidue a partire dal 10 marzo e condotto da Francesco Fachinetti. Il programma non vuole essere un clone di Amici o del Grande Fratello, ma qualcosa di "unico e irripetibile". In questi giorni ci sono stati i provini nelle principali città italiane: da nord a sud c'è stata un'affluenza record, da elezioni politiche, con la differenza che i voti determinanti sono quelli dati "da casa". Alle selezioni si sono presentati in 10.000 ma, dopo diverse scremature, i concorrenti in gara saranno solo 15, divisi in 3 categorie: gruppi, 16-24 anni e over 24. Il vincitore del programma riceverà un contratto di 300 mila euro dalla Sony BMG, una delle case discografiche più prestigiose. I produttori puntato molto su questo format: sulla scia del successo in Inghilterra, dove Leona Lewis ha sbancato le classifiche musicali del 2008, anche in Italia si cerca una nuova "icona" della musica pop, capace lasciare il segno negli anni. Il segreto di una vera "stella" non è solo "la voce", c'è bisogno di presenza, grinta, determinazione, talento, improvissazione..insomma, di tanti fattori messi insieme. Tra questi però l'unico determinante per l'esito finale è il fattore X, che dovrà emergere in tutta la sua forza portando al trionfo la nuova pop-star italiana. Ho trovato molto divertenti i provini trasmessi negli ultimi giorni: devo dire che dinanzi ai giudici si è visto un pò di tutto: una carrellata di personaggi atipici, funzionali, disposti a tutto pur di rincorrere questo sogno. Davanti alla commissione si sono alternate persone che magari non volevano partecipare al programma, ma soltanto conoscere uno dei giudici mentre altri sapevano di non avere tante "pretese" e si sono esibiti solo per avere quei 5 minuti di celebrità "standard". Sta di fatto che ci sono state delle scene troppo divertenti, al limite del goliardo. I 3 giudici chiamati a selezionare questa "massa informe" di personaggi sono: Mara Maionchi, Marco "Morgan" Castoldi e Simona Ventura: la prima ha scoperto il grande Tiziano Ferro, mentre Morgan è cantante e produttore dei Bluevertigo. Della Ventura che dire? Un personaggio che dà n peso specifico al programma, vista la sua indubbia notorietà e il suo grande carisma. Tre personaggi per un solo obiettivo: scovare la nuova Laura Pausini, o il nuovo Tiziano Ferro o i nuovi Negramaro...ci riusciranno?
Considerando le mie "modeste qualità vocali" e il mio "innato senso ritmico" avevo fatto un pensierino al programma. Purtoppo non sono riuscito a presentarmi alla selezioni napoletane, ma se l'avessi fatto, avrei portatola la canzone di James Blunt "1973"..un brano che per me significa tanto, visto che contiene il numero 97, il mio portafortuna. E poi chissà se avrei convinto qualcuno dei giurati..sarebbe stato cmq un'omaggio alla Ventura, visto che il brano inizia proprio con il suo nome...Su you tube sono già stati pubblicati tantissimi video dei provini che si sono svolti in questi giorni. Alcuni sono veramente "assurdi e deliranti" ..

giovedì 6 marzo 2008

Mentire per proteggersi...



La Cassazione ha emesso una sentenza che "sembra" venire incontro agli adulteri: in sostanza se si è costretti a mentire alla Polizia Giudiziaria per salvaguardare il proprio onore, anche se quest'azione è rivolta a "coprire" l'amante, non si è passibilie del reato di favoreggiamento personale. La Cassazione ha infatti assolto una donna di Porto Ercole condannata in primo grado per aver negato dinanzi ai Carabinieri di aver prestato il cellulare all'amante per insultare il marito dal quale si stava separando. La Corte ha ritenuto che mentire per nascondere una relazione extraconiugale rientra nei pieni diritti della persona, quando c'è un evidente esigenza di tutelare l'immagine e l'onore. In sostanza "mento non per proteggere o difendere il mio amante, ma perchè non voglio far sapere che ho una storia con un' altra persona".. La sentenza ovviamente ha fatto discutere...e non poco, soprattutto per "l'ambito in cui è stata emessa". Tutto questo conferma come oggi il favoreggiamento personale sia una fattispecie di reato sempre più "trascurata" e "difficile da provare": non è un caso che "se sussiste un'inevitabile pregiudizio per l'onore e per la libertà di un soggetto" si applichi quasi sempre l'esimente di cui all'art. 384. In sostanza " dice la norma "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare se medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell’onore". Questo porta ad alcune riflessioni: 1) il fatto che una relazione extraconiugale venga "alla luce" nel contesto sociale arreca un grave e inevitabile pregiudizio: quindi è lecito mentire e proteggere l'amante, se c'è il rischio di venire scoperti 2) L'amante viene considerato alla stregua di un prossimo congiunto, 3) Legittimare le bugie su una relazione extraconiugale sembra quasi incentivare l'adultero o almeno giustificarlo in qualche modo. Immagino quante persone si sentiranno chiamate in "ballo"adesso...
Mi rendo conto oggi come molte persone siano costrette a mentire per poter vivere "in modo libero e meno pregiudizievole" la propria esistenza, senza sentirsi osservate o giudicate. Spesso infatti è l'unico mezzo per difendersi dall'ignoranza di chi "è pronto a giudicare l'altro e a guardare "l'abbigliamento" quando poi è il primo a girare il mutande. E' anche vero però che la dignità di ognuno vale molto più del parere altrui e spesso per ottenere rispetto e stima dagli altri è importante essere sè stessi, indipendendetemente da tutto.

martedì 4 marzo 2008

Regali Utili e cose stravaganti


Quante volte avreste voluto regalare qualcosa di unico al vostro partner? Quanti regali "inutili" o "affrettati" avete comprato in vista di compleanni o lauree incombenti? E' sempre la solita storia: riesci più o meno ad uscirne "incolume", ma mai soddisfatto: ogni volta ti perdi nei meandri dello shopping in cerca di qualcosa di carino e adatto all'occasione e quando sembra che hai trovato quello che cerchi, c'è sempre un imprevisto che si presenta davanti..o il prezzo è inaccessibile, o la taglia è troppo piccola, o il modello è diverso da quello visto poco prima in vetrina. Spesso per evitare inconvenienti e "spasmi" dell'ultim'ora si inizia a cercare giorni prima, in modo da avere un'idea su cosa comprare: ma quando poi ti trovi con"l'acqua alla gola" e devi procedere all'acquisto, ti accorgi che quello che tempo addietro giaceva "beato e intonso" in vetrina ha preso altri lidi. In ogni caso serve calma e sangue freddo. Devo dire però che le soluzioni non mancano: oggi esistono negozi dove si vende praticamente di tutto e basta sapersi muovere per trovare cose interessanti: Di recente ho visto alcuni oggetti "particolari" che hanno destato la mia attenzione: non so dove li vendono , ma sono indubbiamente "utili" e "innovativi", per non dire "geniali!" C'è il microfono a forma di spugna utile per chi ama cantare sotto la doccia, gli scalini che si aprono come dei cassetti, l'ombrello doppio per passeggiare comodamente sotto la pioggia e persino la tazza da latte con annesso "portabiscotti". Tra le cose più curiose ci sono poi il letto a molla per "amanti agitati e passionali", il water da usare davanti al pc e la lampada a forma di fiore che si schiude quando è giorno..Insomma se volete fare un regalo diverso dal solito, non serve molto: basta puntare a qualcosa di funzionale" che non costi troppo e che lasci a bocca aperta il "festeggiato" di turno..Se poi non riuscite a trovarlo, allora si può sempre rispolverare la vecchia saga dei profumi, cravatte e gioielli..o puntare a qualcosa di più tecnologico (cell, ipod o dvx). In fin dei conti basta solo guardarsi in giro.

lunedì 3 marzo 2008

Tenersi in forma nel 2008


Come allenarsi e tenersi in forma senza uscire da casa? La Nintendo Wii ha pensato a tutti coloro che non amano mettere piede in palestra e preferiscono rimanere comodamente seduti sul divano. Dopo il grande successo riscosso in Giappone, dova ha venduto più di 1 milione di copie nel primo mese, è in uscita anche in Europa la Wii Fit, una vera console per gli amanti del fitness. Questo gioiello tecnologico che si presenta sotto forma di bilancia, è in grado di riconoscere peso e movimento dei "giocatori" e di programmare esercizi fisici per il benessere e la salute di tutti. Il Balance Board (questo il nome del nuovo sistema) è collegato al joystick Wii e permette di allenarsi in casa con più di 40 esercizi di aereobica, fitness e giochi. Il prezzo dovrebbe essere accessibile per tutti e già si preannuncia un boom di vendite, soprattutto nei primi mesi. La Nintendo ha voluto così sbaragliare ogni concorrenza andando oltre qualsiasi immaginazione. Andando avanti così tra qualche anno avremo tutti i confort in casa..non bastavano l'home theatre, il pc e la tv digitale: è arrivato il momento di curare anche il nostro aspetto, con piccoli accorgimenti e poco "movimento"..Un giorno avremo anche il barbiere personale, l'estetista robot e la sauna "casalinga"..non mancherà niente. E allora limiteremo all'osso ogni spostamento, viaggeremo con la mente verso mete "fittizie"e risparmieremo tempo e denaro. La tecnologia ha semplificato la vita dell'uomo, ma ha anche impoverito i nostri orizzonti, permettendo di avere tutto e subito, senza il minimo sforzo. Secondo me occorre recuperare il contatto con il Mondo e con noi stessi, accogliendo comunque i benefici del Progresso, senza permettergli però di invadere i nostri spazi.

domenica 2 marzo 2008

Sanremo 2008: vincitori e vinti


Sanremo ha chiuso i battenti: la finale di ieri sera ha regalato diverse emozioni, ma non ha avuto il riscontro che molti si auspicavano. A dire il vero quest'anno il Festival ha fatto registrare un calo di ascolti notevole rispetto alle scorse edizioni, e questo nonostante la varietà degli artisti e una conduzione "più eclettica e fortemente vivace". Chiambretti ha dimostrato di meritare "palcoscenici illustri" dimostrando di essere non solo un'ottima spalla, ma anche un conduttore "all'altezza"della situazione. In generale mi è piaciuto il suo modo di "sdrammatizzare e rendere tutto semplice e giocoso".. Ho seguito molto la vicenda di Loredana Bertè, che mi ha regalato forti emozioni soprattutto quando le è stato consegnato il premio alla Critica "Mia Martini"..Il pezzo era stata escluso dalla gara perchè uguale nella melodia ad un altro brano registrato diversi anni fa, ma l'artista si è comunque esibita regalando consensi e sorrisi al pubblico sanremese. Il duetto con Ivana Spagna è da "antologia"e dimostra come il vero artista non si giudica solo dalla voce o dal talento, ma soprattutto per il modo in cui si mette in discussione "riuscendo a trovare consensi di pubblico e a rinnovarsi negli anni. Il Festival è stato vinto da Giò di Tonno e Lola Ponce, con un brano "colpo di fulmine"in stile "musical"..Diciamo la verità, i favoriti eramo proprio loro, vista l'intensità e la "teatralità"del brano che indubbiamente mancavano nelle altre canzoni. I due trionfatori del festival si erano già fatti conoscere nel Musical di Riccardo Cocciante, Notre Dame de Paris, lui nella parte di Quasimodo e lei nella parte di Esmeralda: dopo il trionfo teatrale quindi, anche quello musicale. Più giù in classifica ci sono Anna Tatangelo, seconda con "il mio amico", brano intenso e melodico e Fabrizio Moro, terzo per la gioia degli appassionati della musica d'autore..Insomma sembra che il podio abbia accontentato proprio tutti. Ma la serata finale ha regalato anche altre "sorprese": Anna Tatangelo in gara con un brano "sull'amico gay, ha dichiarato in diretta di amare Gigi d'Alessio (cosa che non aveva mai detto in pubblico)..Tricarico, vincitore del premio della critica, si è lasciato scappare un simpatico "str..." rivolto a Piero Chiambretti, reo di aver scherzato con lui prima dell'esibizione..Grande la performance di Carlo Verdone e Claudia Gerini, nelle vesti dei personaggi del nuovo film "Grande Grosso e Verdone", in uscita in tutti i cinema da marzo. I due attori si sono resi protagonisti di simpatiche scenette insieme ai conduttori e al pubblico e hanno rivitalizzato "gli ascolti" della serata. Questo e niente altro da segnalare..ora si dovrà attendere il riscontro del pubblico e degli appassionati: quali saranno i pezzi più ascoltati? Chi sarà il vincitore "morale" del festival? Io credo che sull'onda dei successi radiofonici degli scorsi anni Gazzè, Venuti, Grignani e Cammariere saranno in pole position.

sabato 1 marzo 2008

Pensiero magico e scaramanzia


La scaramanzia è un fenomeno piuttosto diffuso nel nostro Paese, come in altre parti del Mondo e l'elenco dei gesti scaramantici o propiziatori si perde nella notte dei tempi: dire che si tratta di una tendenza diffusa è limitativo, visto che gli studiosi si sono da anni soffermati sulla valenza "scientifica" del fenomeno, psicanalizzando i comportamenti umani in materia. Ognuno di noi infatti è portato a sviluppare un particolare tipo di pensiero che gli permetterebbe di superare le difficoltà quotidiane, eludendo ogni "possibile rischio" o "situazione spiacevole".Invece cioè di pensare "razionale", cercando si trovare soluzioni al problema, si tende a sviluppare una forma di pensiero "laterale" , nel tentativo di superare gli ostacoli che si pongono davanti. Lo chiamano per questo "pensiero magico" e secondo il New York Times è un sistema che viene utilizzato sempre più di frequente nel Mondo. Sono soprattutto le persone "insicure" e "indecise" a ricorrere a questa forma di pensiero, convincendosi che un amuleto possa portare fortuna e soddisfazioni o che un certo comportamento sia "propizio" rispetto a un altro. E ciò non è legato semplicemente a usanze o tradizioni, ma riflette alcuni diffusi modi comportamentali. Si è spesso portati a riflettere troppo o a rimuginare su cose futili, accantonando da subito la risposta ai problemi che ci affliggono: se non si ha un animo pronto e determinato infatti si rischia di affogare nei propri dubbi e tralasciare le cose importanti della vita. Per questi motivi per determinare l'esito o il risultato delle nostre azioni ci si affida spesso alla "sorte"in modo da attribuire ad altro e mai a noi stessi "un eventuale "insuccesso". E' un modo per proteggersi dalla propria insicurezza e restare comunque ancorati alla realtà. I gesti scaramantici più diffusi derivano proprio da questo modello di pensiero che richiamando influenze ancestrali e formule magiche, si sostituisce spesso al ragionamento "matematico" o al calcolo delle probabilità,che sono invece fondate sulla verità scientifica. La rassegna dei gesti scaramantici è però diversa da regione in regione e spesso è anche legata a fattori culturali o tradizionali: non è un caso che proprio gli "anziani" conoscano meglio di chunque altro i proverbi e i gesti scaramantici del posto.
In attesa di una lista "compiuta e tassativa" delle forme più diffuse di scaramanzia rimando ad un altro post una sintesi dei gesti più comuni..

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