venerdì 17 aprile 2009

Perchè il 17 e il 13 portano male...

Non è vero ma ci credo! Cosi Benedetto Croce ha dichiarato parlando delle superstizioni. Se pensate che la gente sia poco scaramantica, vi sbagliate di grosso. Provate a gettare del sale a terra o a passare sotto una scala. Pochi lo farebbero. E se rompete uno specchio o aprite un ombrello in casa accertatevi di avere un'assicurazione domestica. Anche poggiare un cappello sul letto non è cosa gradita. Se poi aggiungiamo che ci sono animali "negativi" come il gatto nero, la civetta, il pipistrello, allora meglio stare attenti...: se proprio dovete affidarvi ad un cacciatore almeno non augurategli "buona caccia"..potrebbe sparare a voi per primi. In questa digressione tra credenze e culture popolari, mi sono accorto che oggi è meglio che me ne sto rinchiuso in casa: guarda caso il calendario segna venerdi 17, un giorno poco indicato per le gite fuori porta. Ma vediamo perchè è una data cosi "nefasta". Ci sarebbero due spiegazioni...:La prima è che il 17 in numero romano è XVII che anagrammato diventa VIXI..(VISSI quindi sono morto) mentre il venerdi è il giorno in cui è morto Cristo. La seconda è che secondo la Bibbia il Diluvio Universale si è avuto proprio di venerdi 17 (febbraio), senza considerare che il venerdi è anche il giorno della tentazione di Adamo ed Eva e della distruzione del Tempio di Salomone. Molti non credono nella storia degli anagrammi: alcuni sono convinti che durante il Medioevo le persone, per lo più analfabete, abbiano confuso il (17) XVII con VIXI e che da qui sia nato l'equivoco. Per quanto riguarda la Bibbia, c'è gente che di venerdi 17 febbraio non mette neanche il naso fuori la finestra, e questo lascia capire quanto siamo religiosi. Va detto però che anche nella cultura pagana il venerdi è un giorno nefasto: nella Roma pagana il sesto settimanale rappresentava il giorno delle esecuzioni. Nel Nord Europa il venerdì, invece, è dedicato al culto della Dea Freya (in inglese Friday) che se paragonata alla corrispondente Dea Venere era anche protettrice delle arti magiche e quindi per estensione del culto delle streghe. E poi c'è il detto ormai noto per cui di Venere o di marte non si sposa e non si parte...cosa che ha permesso due giorni di riposo settimanali a preti e operatori turistici. Eppure non tutti hanno la stessa "teoria" sul venerdì: Cristoforo Colombo partì da Porto Palos e sbarcò nelle Americhe proprio di Venerdì e non si può dire che questo non gli abbia portato fortuna. Robinson Crusoe ha conosciuto Venerdi proprio in quel giorno. Il venerdi Santo è un giorno di raccoglimento e di grande spiritualità per tutti, in cui si deve fare digiuno. C'è anche da dire che il numero 17 non porta sfortuna in tutti i Paesi: in America ad esempio il numero incriminato è il 13 perchè proprio in quel giorno del mese di ottobre fu dato l'ordine di sterminare i Templari. Secondo altre fonti il numero 13 richiamerebbe il tredicesimo elemento, fonte di trasgressione o la minaccia ad un sistema ideale. La credenza per cui "non bisogna essere in 13 a tavola" nasce sia da un racconto nordico per cui il malvagio Loki si unì come 13esimo invitato ad un banchetto in cui fu ucciso il luminoso Dio Balder, sia da racconto dell'Ultima Cena dove Gesù fu baciato da Giuda. Il 13 gode di pessima reputazione anche nell'antica Grecia, dove per i filosofi era considerato "numero imperfetto", senza considerare che ogni raduno di 13 persone era ritenuto "di cattivo auspicio". In America, dove la fama del 13 è particolarmente nota, si tende a cancellare il numero in ogni numerazione. Negli albergi, nei ristoranti e in ogni locale pubblico si tende a saltarlo nell'elenco delle stanze e dei tavoli. Esisterebbe addirittura una particolare fobia per questo numero che stata classificata come triscaidecafobia, ovvero paura del numero 13.

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