Sto passando un periodo dove scrivere mi farebbe bene..per più di un motivo, ma lo sto facendo poco. Non credo ci siano parole per descrivere questa "fase" della mia vita. Sembra che un'enorme nuvola mi stia coprendo la luce e la visuale...ma so anche che la stessa nuvola pian piano sta cambiando posizione per poi sparire all'orizzonte. Per ora è lì a guardarmi con sguardo impietoso e attento e ne avverto la presenza per buona parte del giorno. E' lì da diverso tempo, che mi parla nella sua immobilità, ripetendomi cose senza senso, a volte con insistenza, a volte con leggerezza, e solo per confondermi. Le dico che il suo compito non è di "parlare" ma di muoversi, produrre pioggia, intemperie, lampi...e poi librarsi nel cielo in più luoghi, senza dover per forza restare ferma a fissare la gente e a vomitare parole. Ma non mi ascolta: dice che la sua è una "situazione" normale, che capita quando ci sono novità all'orizzonte e qualcosa sta per cambiare. Dice che le persone spesso non vedono i problemi perchè non alzano mai la testa per guardare in alto. Se solo si avesse una visione globale delle cose, si avrebbe più tempo da dedicare a sè stessi e agli altri. Spesso però si guarda in un'unica direzione, senza sapere che la maggior parte delle cose sono altrove, in luoghi dove lo sguardo arriva a malapena. Se una nuvola riesce ad occupare i nostri pensieri, vuol dire che bisogna guardare oltre,verso l'orizzonte, in un punto lontano, dove poter ritrovare sè stessi. Solo così può venir fuori la parte inedita ed essenziale del nostro essere.
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