L'introduzione della carta d'identità magnetica in alcuni comuni d'Italia è stata una grande novità e l'iniziativa si è posta all'attenzione dei mass media, soprattutto per quanto concerne il rispetto della privacy. La carta infatti contiene un microchip che racchiude tutt e le informazioni personali dell'utente, a cui è possibile risalire attraverso gli archivi telematici del Comune. Inoltre la tessera magnetica riporta anche le impronte digitali del soggetto, nonchè codice fiscale, foto e generalità della persona. Come detto questa iniziativa è stata avviata in via sperimentale da alcuni comuni italiani, ma presto diventerà una realtà su tutto il territorio nazionale: dal 2010 infatti sarà introdotto l'obbligo delle impronte digitali sul documento d'identità per tutti i cittadini italiani. Una scelta obbligata e opportuna, considerando i risvolti che ha avuto la vicenda della proposta fatta dal Ministro Maroni di prelevare le impronte digitali a tutti i bambini rom presenti sul territorio. Questa proposta infatti ha suscitato numerose polemiche, tanto che non sono mancate forme di protesta e critiche aperte. Il 10 luglio il Parlamento Europeo ha deliberato a larga maggioranza una risoluzione che definisce "inammissibile la violazione dei diritti fondamentali dei bambini e la loro criminalizzazione". Lo stesso ministro romeno ha dichiarato che l'iniziativa del Governo italiano è discriminante per i cittadini romeni, che hanno il diritto di essere trattati nello stesso modo degli altri cittadini dell'Unione. Insomma, il fatto di rendere obbligatorie le impronte digitali per tutti i cittadini italiani sembra piuttosto una reazione a quanto è stato proposto, limitatamente ai bambini rom, dal Governo. In effetti si tratta della scelta più opportuna se si vogliono evitare forme di discriminazione ingiustificate: ogni misura restrittiva diventa "sopportabile" e "giusta" laddove la sua applicazione riguardi un'intera collettività e non specifiche categorie, sulla base di requisiti "geografici o territoriali". In definitiva quindi, tutti coloro che sono già in possesso della carta magnetica rilasciata dal proprio comune, hanno già assolto all'onere delle impronte digitali e sono già "in regola" con le nuove normative in vigore dal 2010.
Intanto sono già stati introdotti sul mercato molti dispositivi tecnologici che funzionano solo con il riconoscimento delle impronte digitali: pc portatili, penne usb, lettori mp3 potranno essere utilizzati solo previo riconoscimento digitale. In questo modo si potranno eliminare le care vecchie password e proteggere qualsiasi documento o dato segreto. Visto che non tutti però hanno già questo strumento di "difesa" potete fare un giro su questo sito passwordchart.com(CLICCA), dove c'è un metodo per prelevare delle password a prova di hacker. Si tratta di formare un nuovo alfabeto che sarà decifrabile in base ad una tabella: portando con sè la tabella dovremmo solo convertire le lettere con quelle del nuovo alfabeto. Così anche le password più semplici potranno diventare "inespugnabili".
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