domenica 2 settembre 2007

Otra Otra Barcelona



Non posso dire nulla, la mia gola vacilla e gli occhi sono gonfi per il sonno: nonostante il torpore mattutino e la sveglia puntuale, sono ancora con la mente e il cuore nella città catalana. Il tempo di recuperare il sonno perso, prendere due vitamine e mi ritrovo nel mio letto: è qui che mi fermo a pensare ai momenti trascorsi, alle emozioni vissute, alle tracce lasciate lì. Lo sguardo è fisso su un angolo del cuscino, oggetto inerte e passivo del mio vivere..proprio lui che poco prima tentava di farmi dormire, in tutti i modi.Sono accecato dalle immagini, dai suoni e dai colori catalani: ogni oggetto in superficie affiora bisognoso di affetto e si erge fiducioso di avermi a sè..io però non lo vedo, non lo osservo..non me ne curo . E' come se per un attimo avessi perso ogni senso e ogni bisogno fisiologico per mettere in moto la testa. Quel motorino si è innescato ormai nei pensieri e nella mente e continua il suo percorso a ritroso travolgendo ogni pensiero futuro. C'è spazio solo per i ricordi, intensi, indelebili, duraturi e ancora chiari..c'è spazio solo per me stesso e per gli altri miei compagni di viaggio; c'è spazio per dipingere ancora quegli spazi infiniti, le strade, i quartieri, i locali, i palazzi enormi..c'è spazio per girare la città insieme agli altri per respirarne l'essenza,per coglierne la magia. Barcellona è questa e non solo. Una città distesa sul mare, moderna, chiassosa e ricca di fascino. Una città da vedere e vivere insieme.

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