martedì 7 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: cronaca di un disastro


Una scossa sismica di magnitudo 5.8 della scala Richter ha colpito il cuore dell’Abbruzzo causando morti e distruzione. I dati sono impressionanti: più di 200 morti, di cui 40 non ancora identificati, 17 dispersi e oltre 1500 feriti. Gli sfollati sono saliti a 17 mila, tutti senza una dimora, costretti a passare la notte nelle tendopoli allestite dai soccorritori o in alloggi di fortuna. Le cifre però non danno l’idea della portata dell’evento, il più disastroso dall’inizio del millennio. Nel capoluogo abbruzzese molti edifici sono stati danneggiati, tra cui l’ospedale centrale e la Prefettura. Gravemente colpite anche le Chiese cittadine, le scuole e la casa dello studente, di cui è crollata un’intera ala. Interi Paesi dell’hinterland sono andati distrutti: Onna e Paganica sono città fantasma: qui gli abitanti hanno perso tutto e le case ancora in piedi si contano sulle dita delle mani.Non va meglio nei comuni limitrofi, dove si segnalano crolli e smottamenti. La cronaca: La scossa più violenta è avvenuta alle 3.32 di notte, preceduta da altre due scosse di magnitudo inferiore. In meno di 30 secondi sono venuti giu palazzi, case, intere strutture pubbliche, travolgendo persone e cose. Molti sorpresi nel sonno, sono rimasti schiacciati nelle loro case, . Altri sono riusciti a scappare senza avere nemmeno il tempo di capire cosa stava accadendo. Altri ancora sono rimasti intrappolati tra le macerie, ma sono riusciti a mettersi in salvo per miracolo grazie ai soccorritori. Nelle precedenti settimane c’era stato uno sciame sismico che aveva allertato la popolazione abbruzzese, ma che certo non sembrava presagire quello che poi è avvenuto. In una manciata di secondo il terremoto ha cancellato vite e secoli di storia, seminando il panico tra i sopravvissuti. Le strade dell’Aquila sono invase da calcinacci e pietre: molte mura dei palazzi sono pericolanti, mentre in alcuni punti del manto si sono aperte alcune voragini. Il movimento tellurico è stato di tipo sussultorio: ha sventrato le case dall’interno, lasciando spesso intatte le sole pareti esterne degli edifici. Gran parte dei palazzi del centro storico, di stampo medievale, hanno subito danni rilevanti. L’intera città è rimasta deserta, le case sono state abbandonate e la gente si è radunata nel campo sportivo della città o nel centro di accoglienza istituito in piazza. Molti hanno passato la notte nelle tendopoli, altri hanno preferito dormire in macchina e rimanere nei pressi della propria casa, per scongiurare azioni di sciacallaggio. Nelle strade sono all’opera soccorritori, volontari accorsi da ogni parte d’Italia nel tentativo di trovare persone ancora in vita. Tante le reazioni nel Mondo politico: il Governo si è già mobilitato e ha stanziato dei fondi per dare aiuto alle popolazioni terremotate. Secondo Bertolaso si tratta della tragedia più grande dall’inizio del Millennio: già nel 1997 c’era stato un altro terremoto che aveva scosso le Marche e l’Umbria, causando molte vittime: ad Assisi la Basilica di San Francesco aveva riportato seri danni. Questo dell’Abbruzzo è stato uno dei terremoti più violenti che si ricordano in Italia, avvertito distintamente in tutto il centro Italia e anche in alcune regioni del Nord e del Sud del Paese. Lo testimoniano le cifre, in continuo aggiornamento e l’estensione territoriale che ha riguardato il sisma. Le immagini del video sopra si riferiscono  pochi attimi dopo il terremoto avvenuto in piena notte. 

Ecco alcuni video presi su you tube che testimoniano l'evento: CLICCA video edizione straordinaria del tg. CLICCA - le prime testimonianze della tragedia. CLICCA Ancora testimonianze del sisma. CLICCA Le prime ore dopo il terremoto.


 

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