lunedì 25 agosto 2008

A Pechino 28 medaglie sono azzurre


Le Olimpiadi sono terminate ieri e i cinesi hanno dimostrato di essere una grande potenza sportiva oltre che mondiale. La cerimonia di chiusura non aveva nulla da invidiare a quella di apertura: effetti di luce e di scena, movimenti sincronizzati, grandi coreografie, fuochi artificiali sfolgoranti hanno salutato gli atleti protagonisti e gli sportivi presenti in Cina. Il pubblico ha apprezzato lo spettacolo, tanto da costituire la cornice essenziale dell'evento: il calore dei cinesi si è manifestato in tutta la sia forza, nel segno di una sana sportività. Non sono mancate le grandi vittorie e i successi insperati, le sconfitte brucianti o quelle inattese, le eliminazioni a sorpresa, le corse, i pianti, i sorrisi. Ma sono le grandi imprese a lasciare il segno: è il caso della marcia trionfale di Schwazer, della vittoria della Pellegrini nei 200 sl, del trionfo della Vezzali nel fioretto. E poi Cammarelle nella boxe, Tagliarol nella spada, Quintavalle nel judo, Minguzzi nella lotta greco-romana e Cainero nello skeet: 8 Medaglie d'oro che pesano tantissimo anche perchè per 8 volte è riecheggiato l'inno di Mameli ai Giochi: l'Italia è a ridosso delle grandi potenze mondiali: un nono posto che rende tutti orgogliosi del nostro Paese e dei nostri atleti. Ma oltre agli 8 ori, ci sono le altre 20 medaglie (tra argenti e bronzi) che hanno il loro valore specifico: alcune sono arrivate in modo insperato, altre non si sono tramutate in oro per un soffio. Si pensi alla Idem che ha perso l'oro per 4 millesimi di secondo o alla squadra di tiro con l'arco sconfitta all'ultima freccia. Ma anche queste sono grandi vittorie, considerando il valore individuale dei singoli. Ai Giochi di Pechino l'Italia ha trionfato negli sport individuali: maestri nella scherma, nel fioretto, nella spada, eccellenti nel nuoto, abilissimi negli sport di precisione (tiro con l'arco, tiro al piattello ect..) Ma questa edizione sarà ricordata anche per i primi successi in discipline dove l'Italia non ha quasi mai vinto, come nel judo, nella lotta grecoromana, nel taekwando, dove sono arrivate medaglie importanti. Purtroppo invece non sono arrivate vittorie dagli sport a squadre: calcio, pallanuoto, pallavolo hanno certamente deluso. Il quarto posto della nazionale maschile di italvolley non può compensare la sconfitta delle azzurre, campionesse mondiali. E questo senza considerare il torneo di basket al quale l'Italia non ha neanche partecipato. Beh alla fine consoliamoci con l'atletica e con la marcia, dove da anni non vinceva un italiano: Schwazer è stato il Baldini di Atene 2004, ha stracciato tutti, mostrando grande sicurezza di sè e grandi doti umane. Un oro che vale doppio, considerando la difficoltà della disciplina e i temibili atleti avversari. E poi Alessandra Sensini con la sua vela d'argento ha regalato un'ulteriore emozione: l'unica medaglia che ancora non aveva conquistato ai Giochi. Potrei continuare per molto, cercando di ripercorrere tutti i successi dei nostri atleti, ma sarebbe troppo lungo. Il medagliere dice 28 medaglie, 2 in meno di quelle di Atene 2004: ma più di così non si poteva fare. Il dominio di alcune nazioni ha tolto tanti podi agli italiani: non dimentichiamo che tra Cina e USA sono state assegnate più di 150 medaglie. A Londra 2012 scriveremo un altro capitolo di questa storia, sperando di ripeterci e migliorarci. CLICCA per vedere le 28 medaglie d'oro italiane.

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