giovedì 17 maggio 2007

Lunghe note a scalare


Mi addentro lungo il sentiero del suono: le note mi abbracciano mi cullano, mi portano con loro. Sui tasti bianchi rifletto il mio essere, su quelli neri ricordo il passato in ombra. L'armonia mi raggiunge dentro, mi appassiona, mi trasporta con sè. Non c'è via infinita che possa portarmi sempre più in alto, non c'è via diversa che riesca ad imprimermi certe emozioni. La percorro più volte, da anni, sempre più spesso: le sue scale si percorrono senza sforzi, i suoi accordi impegnano più note e più tempo, ma con merito.So dove inizia, ma non so dove porta. So cosa chiede, non so perchè lo vuole: so soltanto che esiste e mi chiama, nei suoi meandri nascosti; so che vuole fondersi con me in un tutt'uno musicale e dinamico, dove solo la mia forza e la mia essenza possono distinguersi.
Mi chiama brilla tutto il giorno e vuole che corra presto da lei: spera che mi ubriachi del suo divenire, della sua varietà infinita, dei suoi orpelli e accordi.Spera che gli dedichi un pò del mio tempo e del mio essere cosi da farla sentire un mezzo di svago più che uno strumento.
Quando non ci sono lei si ricopre di tristezza..e attende inerte il mio arrivo. Quando sono presente, mi esorta a sfiorarla per farla sua e unirmi a lei.

Spesso ripercorro la mia vita lungo la scala: le note echeggiano pensieri che nessun appunto potrà mai riassumere: nel buio della camera, tra le scene di vita che si ripetono, la musica mi avvolge e mi sento un altro.

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