
Oggi ho comprato un libro che ha destato subito la mia attenzione. Si intitola "nulla succede per caso" (di H.Hopcke) e mi ha colpito fin dalle prime pagine. E' un testo scritto molto bene che riesce ad aprire la mente in modo "illuminante", spingendo il lettore a ragionare sui concetti che vengono proposti. Ogni storia che viene raccontata parla di un evento che si abbatte sull'esistenza di una persona cambiandola profondamente. L'autore ne parla come di una "coincidenza fortuita", ma non nel senso da molti intuibile. Quando si parla di coincidenza s'intende una situazione che si sviluppa in più eventi che si verificano accidentalmente, ma che sono collegati l'uno all'altro secondo un rapporto bimensionale tra "animo interno e contesto esterno": per farmi capire, quando nella vita si verifica una coincidenza ce ne rendiamo conto immediatamente e in modo profondo: questa situazione infatti ha il potere di "cambiare l'dentità di una persona" permettendole di realizzare un desiderio nascosto o ponendola in una condizione di felicità inaspettata e insperata. E' un pò quello che accade a chi vince alla lotteria dopo essersi sognati i numeri oppure a chi studia un argomento trovato a caso su internet e su cui poi verterà la traccia di un concorso. Queste sono le "vere" coincidenze: sono episodi "inimmaginabili e straordinari" che ci permettono di dare una svolta alla nostra vita, senza dover faticare più di tanto. E' la sequenza di eventi che permette di conoscere l'anima gemella quando mai si sarebbe immaginato di legare con quella persona. Sono quelle situazioni al limite che s'interpongono tra noi e gli altri e ci fanno capire quando si deve cambiare qualcosa nel lavoro, nell'amicizia o nei rapporti interpersonali. Ognuno di noi avrà avuto almeno una volta nella vita una qualche "coincidenza" che ci ha fatto esclamare "ma guarda un pò però il caso della vita". Eppure la domanda che il libro si pone è un'altra ed è diversissima: e se non siamo noi gli autori della nostra vita e ci fosse un elemento esterno a determinarne le sorti? E se tutto quello che facciamo rientrasse in un disegno già scritto? Difficile pensarlo quando siamo "noi" i protagonisti della storia e non seguiamo gli eventi dall'esterno; facile intuirlo se consideriamo che molte nostre "storie" diventano "le storie della vita degli altri" o "il motivo di vita di qualcuno". In ogni caso è pur vero che la maggior parte delle cose che ci capitano sono slegate tra loro e non hanno un motivo sotteso, ma ogni tanto capita quella "coincidenza" che cambia completamente le carte in tavola, rendendoci "unici" e "umani"; e pur non sapendo da dove provenga o il perchè si verifichi, l'importante è coglierla nella sua essenza, senza farsi domande. E' su queste imponderabili considerazioni che chiudo questo post, sperando di aver suscitato l'interesse di quanti hanno vissuto un evento straordinario che ha poi segnato la loro vita per sempre, in modo unico ed irripetibile. E quando capiterà anche a voi e capirete la magia di questo evento, non lo chiamerete più "semplice coincidenza", ve l'assicuro.