L'isola di Pasqua è uno dei posti più affascinanti e misteriosi al Mondo: immersa nell'Oceano Pacifico, si trova a 4000 km dalle coste del Cile e conta attualmente solo 2000 anime. L'origine del nome risale a numerosi anni addietro quando l'ammiraglio olandese Roggeveen decise di compire una spedizione sull'isola proprio nel giorno di Pasqua: era il lontano 1722 e il luogo era chiamato "Te Pito Te Henua" ossia frammento di terra, tradotto da alcuni come "ombelico del Mondo". Ma il nome con cui è stata "identificata" negli anni rimane "Rapa Nui", che significa "grande Isola" nel senso di "grandezza e imponenza". L'isola è un "lembo di terra poggiato sull'Oceano, come un granello di sabbia nel mare ed è disseminata di enormi statue in pietra vulcanica, chiamati Mohai, di cui si contanto 600 unità. Si pensa che in origine il loro numero fosse maggiore e che molte siano state distrutte, rubate o gettate in mare: di certo non erano viste di buon occhio dalla gente del posto. Nella loro imponenza "fisica" i Mohai guardano tutto dall'alto in basso ergendosi sui promontori rocciosi con sguardo "fiero" e "vigile", quasi a voler gettare un'aurea benefica sul posto per preservarlo da eventuali pericoli. Molte di esse si ergono però spalle al mare guardando verso l'interno dell'isola, come a voler ribadire l'appartenenza e il legame a questa terra così "misteriosa". Molti sono gli interrogativi che aleggiano: come avranno fatto gli indigeni ad approdare sull'isola, visti i mezzi di comunicazione rudimentali e inadatti? E soprattutto come hanno potuto costruire delle statue così grandi con materiali così "pesanti"? Lo stesso si potrebbe dire per le Piramidi Egizie, per Machou Picchu, per i giardini pensili di Babilonia, per il Faro di Alessandria: anche queste, infatti, sono opere mastodontiche, nemmeno immaginabili per i tempi in cui sono state erette: ma qui parliamo di un'isola che dista 1600 dalle più vicine coste, per di più situata in una zona oceanica "molto remota"e raggiungerla con zattere o canoe era un'impresa non di poco conto: si doveva circumnavigare il Sud America passando per l'Africa e l'India, insomma un percorso molto arduo e impervio...quasi Epico...che ricorda molto i viaggi di Ulisse nell'Odissea. E anche se fossero riusciti ad approdarvi, come hanno fatto gli abitanti a costruire i famosi Mahoi? La cosa è davvero sconcertante, considerato che la più grande pesa 82 tonnellate ed è alta più di 20 metri. Insomma, gli interrogativi sono davvero tanti e non mancano studi approfonditi sui misteri del luogo.Per alcuni l'Isola di Pasqua avrebbe fatto parte del continente Mu, e sarebbe stata collegata ad Asia e Americhe da immense Gallerie. Dopo che MU si inabissò nelle acque del Pacifico, i sopravvissuti (appartenenti, appunto, a vari ceppi etnici) vi sarebbero rimasti isolati. E la loro scrittura sarebbe proprio la stessa usata nella valle dell'Indo, in quanto MU costituiva una specie di ponte sul Pacifico, come Atlantide lo costituiva sull'Atlantico. Sembra quindi che l'isola celi molti più misteri di quella dei sopravvissuti di LOST e non è detto che i produttori del telefilm non si siano anche ispirati ad essa per le vicende dei suoi personaggi.
A parte tutto però Rapa Nui rimane un'isola "suggestiva per i suoi luoghi selvaggi e fiabeschi...pur rimanendo meta turistica non gettonata, ma alternativa. Sperduta in mezzo all'Oceano, l'isola appare come un immenso scoglio vulcanico a 3700 chilometri dalle coste del Cile: la maggior parte dei polinesiani abita ad Hanga Roa, la "capitale" dove si trovano gli unici ristoranti del luogo. La specialità è il Chavice, tonno crudo condito con limone, olio e cipolla, ma si possono provare anche dei buonissimi empanadas, calzoni con tonno e formaggio. Ovviamente non mancano i piatti di pesce e di crostacei. Per chi vuole divertirsi ci sono solo due discoteche sull'isola: ..si tratta però di semplici lamiere dove danno musica reggae per l'intera notte. Sul posto si possono noleggiare biciclette, cavalli, jeep..ma i taxi sono decisamente più economici per spostarsi. Per dormire poi si paga veramente poco: dai 15 ai 20 dollari..ma non mancano soluzioni più costose con tanto di piscina e servizi in camera. Ma quello che più mi colpisce è che non i cellulari non hanno campo e quindi si può comunicare solo tramite i diversi internet point di cui l'isola è dotata: è necessario poi portarsi i soldi da casa perchè anche i bancomat sono assenti. Infine non dimenticate di farvi mettere il timbro dalla Polizia locale al vostro arrivo: ha una durata di 90 giorni, rinnovabili...ma non credo che resterere per più di due mesi sul posto...viste le "premesse".
E voi che ne pensate? Vi vedete quest'Estate sull'isola di Pasqua o preferite altre mete?
L'isola di Pasqua mi ha sempre affascinato!! è un luogo così misterioso e inquietante,mi piacerebbe andarci!! comunque ho la soluzione per tutti gli enigmi dell'isola(eheh) le mastodontiche construzioni non sono opera dell'uomo,ma degli alieni!! quindi Lost non c'entra niente..questo è un X-FILES!! ;-)
RispondiEliminaAkira
Una buona idea per le prossime vacanze.. toda joyaaaaaaaaa
RispondiEliminache bello.. io ci andrei..anzi sai che ti confesso? pensavo che esistesse solo nelle fiabe prima di leggere tale intervento :) bravo ste alcuni tuoi interventi sono davvero davvero interessanti ! ciaooooooo by virginia
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