giovedì 15 maggio 2008

Aguzza la vista!


Ci sono azioni che il nostro cervello "incamera" in automatico: se le facciamo non le ricordiamo. E capita a tutti, pochi esclusi. Vi siete mai chiesti il perchè? La risposta non è molto chiara ed è meglio lasciarla agli esperti. E' impressionante però constatare come esistano delle situazioni così "ricorrenti" che spesso non ricordiamo di aver vissuto: o meglio spesso agiamo senza accorgercene e non ricordiamo di averlo fatto. Quando si scende dall'auto pochi ricordano di averla chiusa, eppure, andando a ritroso nel tempo, è difficile focalizzare l'esatto momento in cui è stato fatto. Lo stesso accade chiudendo la porta di casa: anche in questo caso non ricordiamo di averlo fatto. Questo succede per tutte le cose che attengono alla "routine", ossia per quelle che si ripetono ogni giorno, secondo una cadenza più o meno regolare o periodica. Anche a tavola mangiamo senza attenzione e dopo un'ora non ricordiamo cosa abbiamo consumato. A volte, poi, accade di non ricordare il programma che stavamo seguendin tv o o quello che abbiamo fatto al computer poco prima. Eppure ci risulta molto più facile ricordare una canzone, memorizzare un motivo, cogliere l'essenza di un profumo o di un sapore particolare. Una spiegazione a questo esiste ed è scientificamente provata: l'uomo fa molta fatica a memorizzare le immagini e a ricordare le azioni "quotidiane": è il cervello infatti a decidere cosa "memorizzare" e cosa "scartare" e se deve scegliere tra il memorizzare un fatto nuovo e un fatto che accade sempre dà la precedenza al primo. Va detto, infatti, che la vista dell'uomo è molto più limitata rispetto agli altri animali: l'uomo possiede infatti una vista molto acuta in profondità mentre non ha una visione laterale molto sviluppata; per le donne invece vale il contrario e riescono a vedere meglio lateralmente, ma non in profondità. Questo speigherebbe perchè le donne siano più limitate al volante, ma riescono ad attraversare meglio una strada. Ma il problema essenziale rimane: quello di una vista tutto sommata "limitata" e "approssimativa"per entrambi. E questo ovviamente si ripercuote sul nostro cervello, che fatica a memorizzare le forme, le immagini e le situazioni in cui ci imbattiamo e, dovendo fare una "cernita", immagazzina solo i dati più rilevanti, quelli su cui abbiamo soffermato meglio l'attenzione. E' invece risaputo che l'olfatto, l'udito e il tatto siano sensi molto più sviluppati rispetto alla vista: lo dimostra il fatto che, anche dopo anni, riusciamo a captare gli odori e a sentire rumori, mentre i problemi alla vista si possono manifestare anche in giovane età. A tatto poi riusciamo a percepire il minimo "tocco esterno": basti pensare alla sensazione sgradevole che avvertiamo quando si addormenta un braccio o una gamba. Non va dimenticato, infatti, che il tatto è la fonte delle principali emozioni umane: l'amore, la dolcezza, la gioia, l'odio, la violenza, sono tutte forme emotive che nascono dal contatto con altre persone. Anche i massaggi sono molto più apprezzati se effettuati da un esperto piuttosto che da un altro, mentre la soglia del dolore è molto più bassa quando non siamo noi a toccarci, ma qualcun altro. Certo non raggiungeremo mai l'olfatto canino o l'udito di un pipistrello, ma nel nostro piccolo riusciamo a cavarcela bene. Quanto alla vista dobbiamo imparare il vecchio detto "guardare e non toccare", nel senso che è utile osservare le cose prima di giudicarle e stare attenti ad ogni piccola azione che svolgiamo. Con un pò di allenamento sarà possibile infatti sviluppare un'intelligenza visiva fuori dal comune, molto utile in quelle situazioni dove "guardare" è fondamentale. Per la serie non sono una talpa e neanche una lince..però posso migliorarQui sotto un video sulle illusioni ottiche e su quello che percepisce il nostro cervello CLICCA. Eccone un altro CLICCA

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