Camminando per le strade di Milano potreste imbattervi in strani omini blu, nascosti tra gli alberi o nei cespugli. Tranquilli si tratta di esseri innocui, in forma di statuine, meglio conosciuti con il nome di "puffi": loro sono vestiti a festa perchè quest'anno compiono 50 anni. Nati dal genio di Pierre Culliford, in arte Peyo, queste creature sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo e hanno conquistato la fiducia di grandi e piccini. Dopo aver toccato diverse città come Barcellona ed Amsterdam, anche la città lombarda è stata invasa da questi "folletti" che hanno inondato le strade e i parchi del capoluogo. In Piazza Duomo statue giganti dei puffi campeggiano inerti dinanzi ai curiosi e sono in programma fino ad ottobre fiere, mostre e iniziative per tutti gli amanti del genere. Inoltre saranno molte le iniziative benefiche a favore dei bambini dell'Unicef: magliette, statuine e gadgets dei puffi saranno venduti in tutta Milano e il ricavato andà a fini benefici. In autunno poi ci saranno nuovi episodi dei Puffi e dvd che raccolgono tutte le loro avventure. In occasione del grande evento Milano è stata invasa da turisti, curiosi e amanti del cartone animato e non poteva mancare colei che ha "cantato" tutte le loro canzoni: Cristina d'Avena ha iniziato proprio con i puffi e, ancora oggi, regala emozioni e sorrisi ai bambini. I puffi sono considerati la prima vera collettività "mediatica", con un capo (il Grande Puffo) che dispensa consigli per tutti dall'alto della sua saggezza. Ogni puffo inoltre ha caratteristiche che lo rendono unico, ma allo stesso tempo membro effettivo di una piccola società primitiva, dove tutti sono considerati uguali.Il nemico numero uno dei puffi è Garagamella con il suo gatto fidato Birba e l'assistente "inesperto" lenticchia. Non mancano streghe, stregoni e la presenza buona di Madre Natura. Non va dimenticato che il cibo preferito dai puffi sono le puff-bacche e che il loro linguaggio "comune" prevede un solo verbo (puffare) che ha diversi significati. In generale chi puffa, si diverte, ma il verbo viene usato anche in altri contesti misteriosi. Eppure ci sarebbero tante domande da fare...Tipo: come mai all'improvviso compare nonno puffo? E perchè Gargamella ce l'ha tanto con i puffi? e soprattutto: come mai il villaggio è abitato solo da maschi e da 2 puffette? Domande che ancora oggi a distanza di anni si susseguono. Eppure esiste un'enciclpedia sui puffi che potrebbe dare delle risposte...si trova a questo link ed è molto particolare: CLICCA
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