lunedì 5 maggio 2008

Prove scritte


Quando non si sa cosa scrivere l'unico pensiero che frulla in testa è questo: prima o poi dovrò buttare giù due righe, ma quando? La cosa non è semplice come sembra. Quella di scrivere è un'arte che oggi improvvisano un pò tutti, senza seguire regole precise a parte quelle ortografiche e grammaticali. Non si tratta tanto di quanto scrivere..ma di quando e come farlo. I problemi maggiori infatti s'incontrano nel momento in cui ci troviamo davanti ad un foglio bianco o a righe perpetue: la prima cosa che attraversa la nostra mente è di rimandare il progetto e lasciare che quel foglio rimanga intatto, così come è stato creato. Eppure il bello è proprio questo : riuscire a violare quel foglio cercando di sviluppare un incipit che ci convinga ad andare avanti. Si dice infatti che chi ben comincia è a metà dell'opera e non è mai troppo tardi per iniziare qualcosa. Statisticamente infatti chi inizia bene termina meglio, è una costante naturale" ed è così in molti casi..nelle prove di esame, nei concorsi, nelle sfide quotidiane. Rompere il ghiaccio, farsi coraggio, intraprendere un discorso sono cose che molti faticano a fare. Le grandi imprese si costruiscono con il tempo, senza fretta, attraverso un percorso a tappe crescenti. Dicono infatti che chi affronta meglio le "tappe" iniziali, arriva prima al traguardo. Succede diversamente invece a chi arranca nelle prime fasi, cercando poi di recuperare il tempo perso. Quello che voglio dire è che chiunque può soffrire della sindrome dello scrittore e il più delle volte è qualcosa di difficilmente curabile. Può capitare ai migliori..figuriamoci a chi non ha voglia nè tempo di scrivere. E chi cerca di superarla spesso deve arrendersi e aspettare che passi. Il problema infatti non può essere risolto a monte, ma va affrontato a valle: mi spiego...è inutile scrivere quando non se ne ha voglia: così facendo si finisce per stare peggio prolungando l'agonia. Bisogna scrivere quando siamo convinti di volerlo fare, in modo naturale e semplice, come se si stesse raccontando qualcosa agli altri. Così facendo la cosa viene molto più spontanea e non diventa per nulla pesante. E vedete che quando saremo chiamati a cimentarci in un compito scritto tutto diventa più immediato e naturale, perchè non lo faremo controvoglia. Le regole per scrivere bene sono tante e sono più o meno valide: Umberto Eco ne ha raccolte alcune CLICCA

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