martedì 12 febbraio 2008

Castel del Monte..misticismo e mistero


Uno dei luoghi più misteriosi in Italia è Castel del Monte: costruito intorno al 1240 da Federico Secondo, il castello si trova nei pressi di Andria ed è situato su una collina che domina la valle delle Murge, in Puglia. Nato come residenza di caccia dell'Imperatore, la struttura ha molte particolarità e stranezze e richiama continuamente il numero 8: il Castello è infatti di pianta ottagonale e, ad ogni vertice della figura, c'è una torretta anch'essa di forma ottagonale: all'ingresso e in alcune stanze poi disegni di fiori di ogni specie campeggiano in gruppi di 8. Ma perchè Federico Secondo avrebbe pensato proprio a questo numero? Innanzitutto sembra che la forma ottagonale sia quella con cui venivano erette le tipiche strutture dei Templari, i famosi guerrieri che, secondo la leggenda, avrebbero combattuto in difesa del Santo Graal. La stessa forma ottagonale inoltre sarebbe intrisa di forti valori simbolici ed esoterici: si narra infatti che il Santo Graal fosse proprio di forma ottagonale e che si trovasse nascosto proprio all'interno del Castello pugliese. La relazione che lega la struttura ai Templari non è certo casuale: il castello sorgerebbe lungo una meridiana che congiunge in linea fittizia la Cattedrale di Chartres, il Duomo di Milano e le Piramidi d'Egitto. Anzi sembra proprio che l'imponente struttura si trovi a metà strada tra la famosa Cattedrale Francese e Cheope: non mancano infatti simbologie dell'antico Egitto, come alcune epigrafi rinvenute all'interno del castello.
Quello che colpisce maggiormente però è l'interno: oltre al numero 8 qui compare anche il numero 3, quello della perfezione: appena entrati si possono notare infatti 3rosoni e 3 bifere mentre sul muro alla destra del portone d'ingresso si nota il triangolo pitagorico, simbolo della verità. Si narra poi che al centro del cortile vi fosse una vasca ottagonale che, sembra servisse per il rito di Baphomet..e qui ritornano i Templari con i loro usi sacrali. Il primo piano è avvolto nel buio per indicare l'iniziazione cui il visitatore va incontro: sulla parete della prima stanza c'è infatti la figura di Re Mida con le orecchie d'asino che simboleggia una verità che non può essere mai svelata. Passando all'ambiente successivo si entra invece nella camera araba detta anche "camera dei cerchi" che simboleggiano i 4 elementi naturali (acqua, fuoco, terra e acqua")..Anche il cerchio quindi entra di diritto tra le figure simbolcihe insieme all'ottagono: non a caso in Oriente il cerchio è considerato una figura magica da cui si trae l'essenza e la forza mistica. Si passa così al secondo piano, quello della luce: e qui troviamo 8 stanze lungo cui corrono dei sedili di marmo. Ora visto lo spazio ristretto e freddo (perchè privo di camini) è impossibile ipotizzare che in quegli spazi vi fossero dei tavoli per i banchetti o per feste regali..l'unica soluzione plausibile è che i sedili simboleggino la fase dell'insegnamento e che ognuno rappresenti una materia particolare da imparare: alchimia, chimica e altro. Non è un caso che sulla tromba delle scale e in altre camere si trovi la rosa, il simbolo della conoscenza e di Sirio.Importante inoltre è anche la torre astronomica che conserva ancora una cisterna d'acqua e che, simbolicamente, rappresenta l'unione tra terra e cielo. Se a questi si aggiungono i 5 camini sparsi qua e là i 4 elementi della natura ci sono tutti. A questo punto il valore religioso del castello si rafforza ulteriormente e rende plausibile un suo utilizzo come tempio sacro o come luogo spirituale di essenze mistiche.
La visita alla struttura è ricca di fascino e curiosità: chi vi entra entra in contatto con l'essenza mistica che aleggia scoprendo un luogo intriso di storia, magia e sacralità. E' uno dei monumenti più visitato in Italia e in Europa, sia per la sua bellezza artistica, quanto per il mistero che tutt'ora lo avvolge.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails

Ricerca personalizzata

Altri articoli che potrebbero interessarti