E' uscito nella sale da pochi giorni, ma ha fatto parlare di sè già da prima: si tratta del nuovo film fantascientifico "Cloverfield" ambientato in una New York apocalittica, sconvolta da un evento ai limiti del soprannaturale. Un gruppo di ragazzi americani si ritrova testimone "oculare" di una serie di evente distruttivi che si sta abbattendo sulla città di New York: non si tratta di un semplice terremoto, come molti credono, ma di un fenomeno molto più inquietante che vede coinvolti esseri provenienti da altri mondi, pronti a gettare la città nel panico e nella disperazione. Girato con un budget ridotto, il film inaugura la stagione dei film "catastrofici" dopo alcuni anni di silenzio in seguito all'attentato delle Torri Gemelle. Dal 2001 in poi, infatti, non erano stati più prodotti film del genere per evitare di alimentare nel popolo americano inutili paure e angosce : ma oggi con "Cloverfield" si ritorna alle origini, dopo i vari Indipendence Day,Armageddon, Deep Impact e The Day After Tomorrow. Il regista ha voluto che le riprese fossero fatte con videocamere amatoriali, per rendere più diretta e vissuta la testimonianza dei personaggi: si tratta quindi di un misto tra the blair witch project e il genere "fantascientifico- catastrofico", con reminiscenze di film quali Godzilla e Armageddon: molte scene del film tengono desta l'attenzione dello spettatore, ingaro di cosa accadrà agli sventurati di turno. Molti poi sono gli spunti interessanti nel film, a tratti inquietanti e orrorifici, come la famosa decapitazione della Statua della Libertà, immagine che campeggiava già mesi in tutti i multisala italiani e poneva interrogativi continui sul film in uscita. Forse è proprio questa la scena che più sconvolge: è raro vedere in un film americano la denigrazione di uno dei simboli dell'America stessa...forse per questo le reazioni più accese si sono avute negli USA, ma un pò meno in Europa. C'è da dire però che la prospettiva in cui le scene sono girate rende la trama piuttosto lenta e quasi impalpabile, rendendo quasi "nuda" e "sola" la scena della decapitazione. Lo scopo del regista in effetti è rendere participe lo spettatore dell'evento che si sta consumando in città e in modo che sia ignaro di tutto proprio come ignari sono i protagonisti. In tal modo chi vede il film scopre quello che accade ai sopravvissuti, man mano che gli eventi si abbattono su di essi. In effetti la struttura cronologica non è ben chiara e durante la proiezione si alternano momenti più vivaci a pause interminabili: se vi aspettate sangue, cadaveri e splatter rimarrete delusi, ma se cercate suspance, distruzione e inquietudine allora forse è il film che stavate cercando.
domenica 3 febbraio 2008
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