Eccomi di nuovo trepidante ad attendere l'uscita dei quiz. E ogni volta le domande sono sempre le stesse: Riuscirò a ricordarli tutti? Ci sarà un margine di errore? Saranno divisi per materie o per grado di difficoltà? Ma soprattutto sarò in grado di superarli? Insomma gli interrogativi incombono. E la testa è proiettata già al giorno delle prove, quando in poco meno di mezz'ora ti giochi tutta la preparazione di un mese. I quiz nascondono insidie non indifferenti, perchè ti mettono davanti ad un bivio esistenziale "insolito": sai che tra le opzioni c'è sicuramente quella giusta, leggi la domanda anche 10 volte..ma alla fine, se non la ricordi, vai in crisi e sbagli. E a fronte del flusso di quesiti in cui cimentarsi, il rischio di confondersi è alto e la linea di separazione tra una domanda e l'altra è a volte così sottile da costringere a rivedere tutte le tue convinzioni in materia. L'archivio può quindi apparire come un'ancora di salvezza, un erbetta cui aggrapparti sul'orlo del precipizio quando ci si sente con 'acqua alla gola e ciò vale per chi non ha tanta voglia di studiare o di rispolverare le proprie conoscenze. Prepararsi poi su materie sterminate o di cui non si è "cultori" è seriamente "pesante" e spesso si trascurano proprio gli argomenti sui quali poi verteranno i quesiti. Ma quando sai che le domande vengono "scelte" tra quelle che hai avuto per le mani fino al giorno prima, il discorso cambia e serve una concentrazione diversa e una memoria di "ferro". Le prove collettive rendono poi la prova più difficile per certi versi, perchè più persone partecipano, meno saranno gli errori ammessi: si spera quindi che la percentuali dei presenti sia ridotta rispetto alle domande pervenute...insomma meno candidati gareggiano, meglio è. Quando poi sai di doverti trovare in un luogo ad una certa ora, ma non c'è ancora l'archivio su cui studiare, la tensione cresce ulteriormente: è come dover andare in guerra senza armi, o andare in campeggio senza tenda..magari aspetti di procurarti l'occorrente, ma sai che hai meno tempo per prepararti. Sicuramente la prospettiva di superare i quiz è essenziale per andare avanti e continuare la marcia verso il traguardo, ma si tratta solo del primo scoglio oltre il quale si prospettano nuove prove da superare. Gli scritti e gli orali sono le tappe successive di un percorso che mette in gioco la tua preparazione sia fisica che mentale: per questo la concentrazione deve rimanere alta e non sono ammessi "cali di forma".Insomma se è vero che gli esami non finiscono mai, non è vero che la vita è tutta un quiz : davanti a prove continue e a tanti interrogativi forse è arrivato il momento di qualche certezza.
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"Insomma se è vero che gli esami non finiscono mai, non è vero che la vita è tutta un quiz : davanti a prove continue e a tanti interrogativi forse è arrivato il momento di qualche certezza."
RispondiElimina....a volte penso che la vita sia un senso unico,ho come l'impressione che ci siano persone predestinate ad essere infelici e deluse,come in un girone dantesco,senza che questo abbia mai fine...e a volte non basta rialzarsi o farsi forza x trovare una reazione,c'è sempre qualcuno o qualcosa,che debba rendere vano ogni sforzo...però penso che la vita sia meravigliosa,che x quanto sia complicata ed incomprensibile,ci siano dei momenti che valgano veramente la pena di essere vissuti,anche se persi in un mare di lacrime...la vita è un insieme di porte,sta a noi decidere se fermarci nella prima o aprirne delle altre..
Akira
E' vero..condivido pienamente. Ognuno cerca di rendere la propria vita un "piccolo quadretto"..ma alla fine è il pittore che conta.
RispondiElimina