mercoledì 4 giugno 2008

La memorabile stagione dell'Air Avellino


E’ un’annata storica quella che l’Air Avellino si è lasciata alle spalle, sicuramente la più prestigiosa da quando la squadra irpina ha iniziato a giocare a grandi livelli. Green e soci hanno battutto ogni record delle passate stagioni, riuscendo nell’impresa di conquistare il primo trofeo della storia del basket irpino. La Coppa Italia non è stata vinta a caso, ma è frutto di un lavoro perfetto, che ha coinvolto i giocatori e i massimi dirigenti di questa società, tra tutti il Presidente Ercolino, che ha puntato sull'asse“vincente” Boniciolli- Zorzi, artefici di una squadra che ha giocato dopo Siena la migliore pallacanestro del campionato, a detta di esperti. Ma la stagione dell’Air è continuata sulla scia del successo conseguito in Coppa. Le cifre parlano da sole e basta solo un dato per mettere tutti d’accordo: in trasferta la Scandone è riuscita a vincere 13 volte su 17 , perdendo solo sui campi delle migliori squadre (Roma, Siena, Montegranaro e Capo D’Orlando, peraltro dopo partite combattute), senza contare i riconoscimenti ai vari giocatori: Smith miglior giocatore della Tim Cup, Green MVP del girone d’andata e Williams migliore pivot del campionato. Anche Boniciolli riceve un riconoscimento e viene premiato miglior coach dell’anno, battendo colleghi del calibro di Pianigiani e Repesa. Ma è la fine del campionato a dare il primo vero verdetto: in un colpo solo l’’Air ottiene Play –Off e terzo posto in classifica, condiviso peraltro con la Lottomatica, seconda solo per scontri diretti. Senza considerare l’eventualità di centrare una storica qualificazione all’Eurolega, superando il turno dei quarti di finale. E così ai Play off la squadra irpina arriva più in forma che mai: nel primo turno Avellino sconfigge per 3 volte la “mai doma” Capo D’Orlando guidata da un Pozzecco scatenato, che ha giocato le sue ultime partite, prima di ritirarsi definitivamente dal campionato di basket. E in una cornice di pubblico eccezionale, Pozzecco ha salutato tutti i tifosi e gli sportivi di basket, tra le lacrime e gli abbracci ai suoi compagni di squdra e i ringraziamenti alle persone che hanno significato tanto nella sua vita da professionista. E tutto questo arriva in un momento in cui l’Air viaggia con cifre impressionanti, con tre giocatori sugli scudi: Green, Smith e Williams, che hanno migliorato di molto le loro percentuali nei Play-Off. Come se non bastasse la società centra un altro risultato storico riuscendo nell’impresa di qualificarsi alla prossima Eurolega , la Champions Legue del basket, il campionato più prestigioso dopo l’NBA, quello dove si affrontano, per intenderci, le migliori 24 squadre dei campionati europei. Più di questo è difficile poter chiedere a questi giocatori, capaci di vittorie nette e di recuperi “miracolosi”.Ma la marcia dell’Air continua, nonostante qualche imprevisto, e si arriva così alle semifinali scudetto dove si affronta la Lottomatica Roma. I tifosi avelinesi si mobilitano per le 5 gare che potrebbero significare la prima finale scudetto della storia del basket Avellino. Eppure l’Air deve arrendersi allo strapotere di Roma che non impressiona come squadra, ma si fa valere per i suoi giocatori di alto livello, senza considerare una panchina lunghissima che non regge al confronto di quella dell’Air. Per di più Avellino deve fare a meno di Righetti, pedina fondamentale dello scacchiere di Boniciolli. L’ assenza del riminese, per di più ex giocatore romano, si rivela più pesante del previsto e l’Air si ritrova con meno rotazioni. E così, Roma riesce ad imporsi per 3 volte, nonostante le partite siano tutte combattute ed equilibrate. Alla fine, dopo una stagione così lunga e piena di successi, c’è l’applauso meritatissimo per i giocatori e per la società per aver centrato un risultato epico.
Per vedere il trionfo in Coppa Italia dell'Air CLICCA

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