mercoledì 11 giugno 2008

Save the Children


Domani ricorre il "save the children", una giornata per salvaguardare i minori e sensibilizzare l'opinione pubblica verso il problema del lavoro minorile. Nel Mondo sono sempre più numerosi i bambini costretti a svolgere mansioni rischiose e altamente pericolose e non si è riuscito a fare molto per "migliorare" le cose. Leggo dai giornali che nel Guatemala molti bambini sono costretti a lavorare nelle fabbriche di fuochi pirotecnici, dove i rischi per la vita sono altissimi. Di recente una bambina ha riportato ustioni su gran parte del corpo a causa dello scoppio di una di queste fabbriche. E non voglio neanche pensare a quanti bambini sono morti per ustioni più gravi. Leggo che in molti Paesi asiatici e sudamericani i bambini vengono impiegati nelle miniere e nelle cave, costretti a lavorare in condizioni estreme, a contatto con materiali nocivi per la salute. E che dire dei bambini costretti a lavorare nei campi? Le conseguenze per la salute legate soprattutto all'uso di pesticidi e fertilizzanti in questo caso sono gravissime. Ci sono poi tanti bambini costretti a mendicare per le strade in cerca di qualche spicciolo, e dietro dei genitori che, senza lavoro e senza viveri, incentivano il tutto. Non è un caso che gli zingari affollino i semafori, le piazze italiane, le metropolitane..insomma tutti quei luoghi affollati dove poter chiedere l'elemosina. E in alcuni casi quegli stessi posti diventano scenario per piccoli furti e scippi, ai danni del prossimo. Ma nel Mondo esistono situazioni molto più gravi: non è nuovo il problema dei bimbi-soldato, costretti ad usare armi militari, pericolose persino per gli adulti. E poi c'è lo sfruttamento sessuale dei minori, una piaga che dopo essersi manifestata nei Paesi dell'Asia, si sta espandendo in maniera incontrollata anche in altri Continenti. Senza dimenticare le migliaia di vittime di abusi sessuali sul lavoro da parte di datori o colleghi. Questo il quadro piuttosto deprimente che si profila davanti. Le statistiche d'altronde parlano chiaro: in tutto il Mondo sono 165 milioni i bambini costretti a lavorare e di questi un numero imprecisato è impiegato in lavori pericolosi. Tra le cause di questo sfruttamento ci sono povertà, indigenza e mancata istruzione. In particolare poi sono 72 milioni i bambini a cui è negata un'istruzione: secondo Save the Children ci vorrebbero 9 miliardi l'anno per garantire entro il 2015 un'adeguato grado di istruzione a livello universale. La situazione è gravissima, ma si può intervenire in tempo: serve soprattutto la collaborazion dei Paesi industrializzati, quelli che possono permettersi "di aiutare i più poveri". E solo facendo il primo passo potremo vivere in un Mondo migliore dove ognuno abbia un'istruzione prima che un lavoro.

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