mercoledì 9 gennaio 2008

Saturno Contro


Non avevo ancora visto Saturno Contro così oggi ho deciso di prendere il dvd e guardarlo. Le prime scene del film rievocano sotto certi aspetti gli altri film di Ozpetek, primo fra tutti le Fate Ignoranti: c'è il gruppo di amici che in piena armonia si riunisce la sera sperando di dimenticare i problemi e le angosce; c'è il personaggio chiave che si cela dietro le vite degli altri plasmando le loro menti e i loro cuori...c'è l'atmosfera inquieta, in apparenza pacata che invade la scena..c'è l'armonia latente che accompagna le vicende pittoresche dei personaggi...c'è un film ameno e inconsueto, che nasconde i volti dietro le maschere in un contesto teatrale dove tutto riecheggia all'unisono come un appalto corale: si parla di amori inconsueti, tradimenti improvvisi, solitudine,incomprensioni, angosce, paure, ma anche di amori perduti e vite spezzate.Gli spunti sono tanti..ma non tutti in fondo sono coglibili: ciò che si dice spesso è velato, ciò che si nasconde a volte è manifesto ed è proprio davanti agli occhi, solo che non ce ne accorgiamo: c'è un mondo diverso e affascinante dietro le comuni apparenze e questa continua scoperta arricchisce in modo costante i personaggi. L'attenzione del regista non è rivolta tanto ai singoli, ma al gruppo in sè: l'intento evidente è quello infatti di riuscire a descrivere le azioni dei protagonisti traendo forza dal loro insieme. Ci sono poi delle costanti che ritornano spesso, in maniera ciclica: la perdita di qualcuno, la mancata dolcezza, la solitudine umana: il vuoto che si prova dentro è come un pugno allo stomaco e niente riesce a lenire il dolore. Ogni insieme perde consistenza se viene a mancare un elemento così come ogni catena si sfalda se viene meno un anello: solo la forza del gruppo può evitare questo e solo la volontà di rimanere uniti può portare novità e speranza. Tra gli attori, Ambra Angiolini mi ha colpito per la sua semplicità e naturalezza: le sue espressioni lasciano intravedere i segni di una ragazza inquieta e riflessiva, vittima della vita e delle sue smoderatezze. Il suo modo di apparire agli altri è coinvolgente e attento ai dettagli, il suo modo di avvicinarsi alle persone (predendo il futuro) è uno specchio che riflette le sue insicurezze e paure.
Il film fa capire come spesso sia necessario trovare forza dagli altri senza sforzarsi di apparire o essere qualcuno. Nella vita non sempre le cose riescono come vorremmo: bisogna accettare anche i compromessi e fare tesoro delle esperienze fatte. C'è sempre qualcosa che vorremmo accadesse: ma se non accade non significa che non possiamo provare ad ottenerne una parte. Continuiamo a volere che tutto rimanga uguale nel tempo, lungo una linea costante che non ammette cambiamenti, ma niente è per sempre.

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